L’incidente con Stroll alla variante Ascari avvenuto al Gran Premio di Monza, è costato al tedesco la decurtazione di tre punti dalla superlicenza sui dodici disponibili in un anno.
Ogni pilota, infatti, dispone di dodici punti nell’arco di un anno solare. La prima infrazione commessa da Vettel nel corso dei 365 giorni precedenti al Gran Premio d’Italia, risale al Gran Premio di Austin. In quell’occasione Vettel fece registrare un eccesso di velocità in regime di bandiera rossa e gli furono decurtati due punti.
Altri due punti furono decurtati a Vettel in Canada, quando, dopo aver messo le ruote sull’erba per difendersi da Hamilton, tornò in pista in modo non sicuro. La Race Direction decise di comminare al tedesco cinque secondi di penalità e la sanzione in termini di punti.
La penultima sanzione per Vettel, risale al Gran Premio di Gran Bretagna, quando centrò Verstappen in frenata buttando l’olandese fuori pista. Anche in quel caso, i commissari comminarono al tedesco una penalità ed una decurtazione di punti.
Con i tre punti persi a Monza, il tedesco è adesso a quota nove.
A quota dodici arriverà la massima sanzione: “race ban”. Il tedesco, in caso di una decurtazione di altri tre punti, dovrebbe obbligatoriamente saltare una gara, e sarebbe la prima volta in Formula 1 da quando si utilizza questo sistema.
A saltare una gara prima di lui, fu Romain Grosjean nel 2012, quando causò un pauroso incidente alla prima staccata a SPA.
Un precedente di race ban con il nuovo sistema a punti si ha solo in F2, con l’indiano Mahaver Ranghunathan che saltò l’appuntamento austriaco del campionato dopo una pesante penalità comminatagli in Francia.
In questo momento non facile per Vettel, sembra piovere sul bagnato per il tedesco, che adesso dovrà stare molto attento alla sua condotta.
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