Terza pole position consecutiva, su una pista dove solo un folle avrebbe puntato dei soldi. Charles Leclerc ha stupito ancora, sbaragliando la concorrenza e ribaltando come un’omelette i pronostici della vigilia. Una miscellanea di rischi, talento, errori e spavalderia: questo l’1.36:217 che lo proietta sempre più nel mondo dei fenomeni. Le previsioni della vigilia erano piuttosto negative, e le impressioni delle libere del venerdì non si azzardavano a smentire tutto ciò: “Arrivando a Singapore sapevamo che ci dovevamo aspettare un weekend complicato. Ieri ho faticato con la vettura e non ero soddisfatto della mia guida. Sapevo però che c’era del potenziale da tirare fuori e così mi sono concentrato sul miglioramento che dovevo fare su me stesso per avere una giornata migliore al sabato“.
Dalle FP3, però, qualcosa è cambiato, e gli aggiornamenti aerodinamici hanno finalmente dato i propri frutti: “La pole position sembrava fuori portata ma questa mattina la SF90 è cresciuta molto e io mi sono sentito immediatamente a mio agio, segno che il lavoro fatto da tutto il team, compresi i ragazzi a Maranello, è stato grandioso. Grazie a loro è stato possibile raggiungere questo risultato anche su una pista che richiede tanto carico aerodinamico“.
Per agguantare la 5° pole position in stagione Leclerc si è preso una buona dose di rischi, commettendo anche qualche piccolo errore: “Il giro che è valso la prima posizione sullo schieramento è stato tutt’altro che perfetto: sono andato forte ma ho commesso dei piccoli errori e più di una volta ho rischiato di toccare il muro. Detto questo, è un risultato fantastico: ora devo rimanere concentrato, perché qui è molto difficile superare e la partenza sarà il momento chiave. Speriamo di divertirci”.
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