Per la seconda volta in stagione dopo Hockenheim, le Frecce d’Argento mancano il podio. In una gara che doveva vedere la Mercedes tornare al successo dopo le vittorie della Ferrari nelle piste veloci, la qualifica ieri e la gara oggi non sono andate come sperato. Complice una strategia sbagliata, Hamilton e Bottas si sono dovuti accontentare del quarto e del quinto posto.
Lewis Hamilton era il naturale favorito di questo weekend, e nonostante fosse partito dalla prima fila non è riuscito a vincere, sfavorito anche dalla strategia Mercedes che auspicava l’entrata in pista della Safety Car, avvenuta poi troppo tardi. “Non è stato il fine settimana che volevamo”, ha detto Lewis. “Sono stato tutto il tempo su Charles nel primo stint e penso che oggi abbiamo avuto il ritmo per vincere la gara. Abbiamo discusso della possibilità di un undercut nella riunione di strategia di questa mattina e volevo correre il rischio, ma poi la Ferrari ha deciso di andare ai box, quindi abbiamo fatto il contrario e sono rimasto fuori. Ho spinto forte e le gomme stavano bene, ma dopo alcuni giri hanno iniziato a calare molto velocemente”.
Nonostante questa brutta gara però, l’inglese non fa drammi ed ha analizzato il risultato finale da vero uomo-squadra “Abbiamo fatto errori stanotte, ma in questa squadra, vinciamo e perdiamo insieme. Non puntiamo il dito sulle persone, questa è sempre stata la nostra filosofia e non cambierà a causa di una gara. Stiamo combattendo una Ferrari che è super affamata e spinge molto. È difficile per ognuno di noi fare un lavoro migliore. Credo che siamo la squadra migliore, ma dobbiamo spingerci avanti. Stasera discuteremo, rimetteremo la testa nella mischia e poi torneremo combattendo alla prossima gara”.
Per Valtteri Bottas invece il fine settimana di Singapore è iniziato male con il botto nelle FP1 e non è finito nel migliore dei modi, con un anonimo quinto posto finale. “Speravo in un po’ di azione oggi, ma la gara è sembrata un po’ come un lungo viaggio di domenica, solo senza aria condizionata. Abbiamo cercato di creare alcune opportunità cambiando le nostre gomme sulle auto più avanti e magari avere la possibilità di attaccare alla fine della gara, ma non ha funzionato. Sentivo la macchina veloce oggi, ma hai bisogno di un delta del ritmo di quasi due secondi per superare a Singapore, quindi non potevamo davvero attaccare le macchine davanti”.
Il finlandese ha poi spiegato il rallentamento per far rientrare Hamilton davanti dopo il proprio pit. “Abbiamo delle regole per i nostri pit stop in quanto non vogliamo usarli per scambiare la posizione tra le macchine. L’auto davanti ha sempre la priorità; quindi se l’auto dietro si ferma presto e fa l’undercut, ci dobbiamo assicurare che l’altra macchina finisca ancora davanti. Non possiamo essere contenti dei nostri risultati questo fine settimana, quindi analizzeremo e rivedremo tutto diligentemente in quanto c’è molto che possiamo imparare dalle qualifiche e dalla gara. Andremo a Sochi, una pista in cui di solito vado forte, ma ci sono anche rettilinei molto lunghi, quindi ci aspettiamo che la Ferrari sia di nuovo veloce. Non sarà facile, ma non vedo l’ora di poter combattere ancora la prossima settimana”.
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