La gara di Suzuka nel 2003 è, come da tradizione in quegli anni, l’ultima del Campionato. Un Campionato che, a differenza degli anni precedenti, è combattutissimo e all’ultima gara vede ancora in lizza il campione in carica Michael Schumacher (Ferrari) e il giovane Kimi Raikkonen (McLaren Mercedes).
La pioggia che cade al sabato condiziona pesantemente le qualifiche (che allora vedevano la formula del singolo giro per pilota), infatti l’acqua che inizia a cadere a metà sessione penalizza gli ultimi piloti scesi in pista e quindi quelli dei top team. Il risultato di queste pazze qualifiche è la pole di Barrichello (Ferrari) davanti a Montoya (Williams), Da Matta e Panis (Toyota), Alonso (Renault), Webber (Jaguar), Coulthard (McLaren Mercedes). I due contendenti al titolo Raikkonen e Schumacher partono rispettivamente in 8° e 14° posizione.
La gara della domenica è asciutta e al via Barrichello mantiene la testa davanti a Montoya che però, già al secondo giro, infila il brasiliano alla Spoon e costruisce immediatamente un cospicuo vantaggio. Dietro di loro Alonso supera le due Toyota così come le due McLaren con Coulthard davanti a Raikkonen. Michael Schumacher intanto inizia la sua rimonta ma al 6° giro rompe l’ala anteriore a causa di un contatto con il giapponese Sato (BAR-Honda), rientra ai box per la sostituzione dell’ala e rientra in pista in ultima posizione facendo rivivere ai ferraristi i fantasmi delle stagioni ’98 e ’99. Intanto al 9° giro Montoya, saldamente in testa, è costretto al ritiro per noie meccaniche e la Williams vede così sfumare le sue residue speranze di poter vincere il titolo Costruttori. Alla fine della prima girandola di pit-stop la classifica vede Barrichello nuovamente in testa davanti ad Alonso (che si ritirerà al 17° giro), Coulthard, Raikkonen, Da Matta, Button, Panis e Webber. La Ferrari elabora intanto una strategia diversificata per Michael Schumacher che, anticipando la seconda sosta, si ritrova addirittura in sesta posizione dietro al fratello Ralf. Proprio i due fratelli effettuano, al pari di Barrichello e Coulthard, una terza sosta e al loro rientro in pista ingaggiano un duello rusticano con il brasiliano Da Matta (Toyota). Alla fine ad avere la peggio è Ralf che tampona Michael e rompe l’ala anteriore, mentre per il ferrarista non ci sono conseguenze e può continuare la sua corsa. Con Barrichello in testa davanti a Raikkonen, a Schumi può andar bene anche l’ottavo posto per diventare campione e infatti Michael decide di non correre più alcun rischio e di restare dietro alla Toyota di Da Matta.
Le posizioni non cambiano più fino al traguardo: Barrichello vince davanti a Raikkonen e Coulthard. Michael Schumacher si laurea, grazie all’ottavo posto, Campione del Mondo per la sesta volta e diventa il pilota più vincente nella storia della Formula 1. Adesso è arrivato il momento di tornare al presente, a un Lewis Hamilton che ha nel mirino (come Schumi nel 2003) il suo sesto titolo iridato, a una Ferrari che vuole ricominciare subito a vincere e a una Red Bull che vuole tornare quella dell’estate! Buon Gran premio a tutti, seguitelo con noi su TheLastCorner!
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