Bentornati in questo nuovo appuntamento con il Young Driver of the Week, il nostro approfondimento settimanale su cosa succede nelle categorie propedeutiche che portano i giovani piloti a costruirsi una carriera con la speranza che un giorno possano arrivare alle vette del motorsport.
Nell’ultimo weekend si sono assegnati, non senza colpi di scena, i titoli in Formula 4 francese e in Formula 4 britannica. In quest’ultimo campionato è successo praticamente di tutto, e ad emergere da Campione è stato Zane Maloney: è lui il nostro Young Driver of the Week!
Il pilota della Carlin nell’ultimo round di Brands Hatch ha conquistato due vittorie in un weekend vissuto in condizioni di bagnato. In Gara1 Maloney ha avuto un duello acceso con Louis Foster fino ad arrivare al contatto, con Foster che è finito fuoripista e costretto al ritiro, vedendo le sue possibilità di titolo dopo solo un giro. Maloney è riuscito a non riportare danni, e alla ripartenza dopo la Safety Car è riuscito a conquistare la vittoria davanti a Luke Browning e Sebastian Alvarez, terzo e che si presentava al round finale appaiato a Maloney in testa al campionato. Alvarez, però, si riscatta in Gara2 andando a vincere: inizialmente il messicano era stato penalizzato di 10 secondi per partenza anticipata, facendolo retrocedere dal primo al quinto posto proprio alle spalle di Maloney, ma alcune ore dopo la penalità è stata revocata, restituendo la vittoria ad Alvarez che con la sola Gara3 da disputare si trovava in testa al campionato per 5 punti. Quinto in Gara2, Maloney prende la testa della corsa in Gara3 superando in successione Browning, Alex Connor e Foster, quando al sesto giro un problema tecnico mette K.O. Sebastian Alvarez, costringendolo al ritiro proprio sul finale. Da lì in poi tutto facile per Maloney che con la decima vittoria stagionale conquista il titolo 2019 della Formula 4 britannica, succedendo a Kiern Jewiss nell’albo d’oro della serie: Maloney vince il titolo con 427 punti contro i 407 di Alvarez, al quale va dato onore per aver disputato un’ottima stagione, rivelatosi un serio pretendente per il titolo nella seconda metà di campionato.
Con Maloney la Carlin si è confermata ancora una volta capace di portare al successo dei giovani in rampa di lancio in questo campionato: il nativo delle Barbados segue le orme di Lando Norris, Max Fewtrell e Jamie Caroline, che con la Carlin hanno vinto i titoli dal 2015 al 2017 proprio con la Carlin: una lista di piloti niente male… Di Maloney abbiamo già parlato in passato elogiandolo come il gran prospetto che si è affermato quest’anno alla prima stagione in monoposto dopo un’ottima carriera nei kart, e dopo questo titolo il nativo delle Barbados ha il futuro completamente dalla sua parte. Nel 2020 potrebbe seguire le orme dei precedenti campioni della serie, ovvero la Formula Renault Eurocup come fatto da Norris e Fewtrell, oppure continuare a gareggiare in Regno Unito passando alla Formula 3 britannica come fatto quest’anno da Jewiss, che insieme ad Hoggard e Simmons ben si è comportato nella stagione d’esordio. Sicuramente Maloney è già diventato l’idolo delle Barbados, e a 16 anni tutto ciò è già tanta roba!
Finale di campionato molto interessante anche nella Formula 4 francese, che al Paul Ricard ha incoronato Hadrien David come nuovo campione! David ha chiuso i giochi già in Gara1, vincendo la gara mentre il suo rivale Reshad De Gerus è stato coinvolto in un contatto con Sten van der Henst che lo ha messo fuori gioco, consegnando così il titolo a David. Nelle due gare conclusive del campionato David chiude terzo in Gara2 e secondo in Gara3, con le vittorie che sono andate rispettivamente a Jules Mettetal e Victor Bernier, che si è aggiudicato la classifica dei rookie anche grazie al secondo posto in Gara1. Dopo l’incidente in Gara1 De Gerus è rimasto a secco anche per il resto del weekend, chiudendo solo 12° in Gara2 e solamente 14° in Gara3. Il campionato si è concluso con David campione a 281 punti contro i 233,5 di De Gerus. Terzo posto in campionato per Nicky Hays, terzo in Gara1, quinto in Gara3 e costretto al ritiro in Gara2 al terzo giro, che ha chiuso con 173 punti.
Nel weekend si è chiusa anche l’EuroFormula Open, che a Monza ha salutato definitivamente l’attuale generazione di vetture Dallara prima di passare alla nuova Dallara 320. Nonostante il campionato già conquistato Marino Sato non si è lasciato sfuggire la possibilità di tornare al successo aggiudicandosi Gara1 al termine di una bagarre accesa. Sato è emerso da un gruppone di 7 piloti in lotta per la vittoria superando Teppei Natori all’ultimo giro resistendogli poi nella volata finale. Il podio di Gara1 parla interamente giapponese anche grazie al terzo posto di Yuki Tsunoda, autore di una rimonta superlativa dalle retrovie: partito decimo, è rimasto indietro allo spegnimento dei semafori per poi risalire la classifica riuscendo ad agganciare il podio all’ultimo giro ai danni di Nicolai Kjaergaard e Linus Lunqvist. Gara2 ha visto ancora una volta il Team Motopark vincere, con Liam Lawson che si riscatta dalla pessima Gara1 che lo ha visto out dopo pochi giri per un incidente con Rui Andrade andando a vincere l’ultima gara del campionato. Lawson è stato bravo nel finale a non farsi beffare da Tsunoda in volata, con i due del Red Bull Junior Team che hanno chiuso in prima e seconda posizione. Terzo gradino del podio per Natori, al suo miglior weekend stagionale con due piazzamenti sul podio, con Sato che ha chiuso in quinta posizione. La gara è stata a lungo neutralizzata per uno spaventoso incidente che ha visto protagonisti Christian Hahn e Jack Doohan: Hahn è uscito fuoripista da Lesmo 2, il gruppo passa cercando di schivare Hahn che nel rientrare in pista perde li controllo della sua vettura e finisce col tamponare Doohan, che diventa protagonista di un cappottamento completo. Doohan non ha riportato conseguenze nell’incidente ed è uscito dalla sua monoposto con l’aiuto dei commissari prima di venir portato al centro medico per dei controlli, che per fortuna non hanno riscontrato lesioni. Il campionato si è concluso con Sato vincitore del titolo con 309 punti, con Lawson che con la vittoria in Gara2 è riuscito ad agganciare il secondo posto in classifica con 179 punti ai danni di Lukas Dunner, deludente nel weekend di Monza in cui ha racimolato solamente un settimo e un ottavo posto ed è scivolato in terza posizione ad un punto di ritardo da Lawson. Tsunoda chiude quarto a 151 punti davanti a Lundqvist e Natori, rispettivamente a quota 145 e 115 punti.
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