Diciottesimo appuntamento con il mondiale 2019 di Formula 1, e noi, cari amici di TheLastCorner siamo nuovamente presenti con lo spazio dedicato all’analisi delle prove libere: ci troviamo in Messico, terra di conquista per Max Verstappen, vincitore nelle ultime due edizioni e candidato a un ruolo da protagonista anche nel 2019. Queste prime due sessioni ci hanno consegnato una Ferrari notevolmente performante nonostante le mappature a ribasso, con Leclerc che in mattinata ha toccato i 364 km/h, e se le condizioni dovessero rimanere asciutte per le qualifiche, possiamo davvero avvicinarci ai 380. Ma come sempre, andiamo con ordine, perché c’è qualcosina di interessante da analizzare.
Cominciamo come da consuetudine con le scelte di Pirelli: a Città del Messico, la casa italiana costruttrice di pneumatici ha portato le mescole C2 (Hard), C3 (Medium) e C4 (Soft), le stesse che vedremo anche ad Austin la prossima settimana. Sebastian Vettel ha sfruttato al meglio il compound più morbido chiudendo al comando le FP2 con il tempo di 1:16.607, staccando di un solo decimo Verstappen, molto competitivo anche sui long run. A quattro decimi dal compagno di squadra troviamo Charles Leclerc, in grave difficoltà con le mescole Soft nella prima parte del long run, mentre le Mercedes di Bottas e Hamilton sono soltanto al quarto e quinto posto, con il britannico staccato di quasi un secondo dal leader. Non consideriamo Albon, a muro all’inizio della sessione.
Come potete vedere nella nostra stupenda tabella, Leclerc e Bottas hanno faticato con le Soft nel primo stint, anche se il pilota della Ferrari è sembrato quello più sofferente con le morbide ed alto carico di benzina, mentre Vettel e Hamilton sono stati più o meno sugli stessi tempi (su Medium), con il britannico leggermente più veloce, ma meno duraturo sul compound giallo (9 giri contro i 15 del tedesco). Il ritmo di Sebastian infatti non è stato affatto male. Verstappen invece è sembrato performante con le Soft all’inizio e nella media con le Medium (gioco di parole forzato, ma voluto). Bottas è stato l’unico ad aver provato le Hard, con alcuni tempi abbastanza interessanti, e la sensazione è che la strategia Mercedes possa essere Medium-Dura, visto che Hamilton con le Soft non ha girato per nulla bene e il degrado sulle rosse sembra davvero elevato. Vettel con quella gomma ha sparato però due tempi pazzeschi in 20.4 (sempre considerando i carichi sconosciuti di carburante, ma pensiamo non siano così diversi da quelli che useranno in gara), e confermerebbe le difficoltà della Rossa di Maranello nelle prestazioni con macchina carica (occhio alla formazione di graining all’anteriore, una costante nelle prime due sessioni).
Sembra sicura quindi la strategia che vede i top team qualificarsi con le Medie in Q2, cosa già successa nelle passate edizioni, con un punto interrogativo su Verstappen che potrebbe optare per qualcosa di più aggressivo stando ai tempi visti oggi. Vogliamo ricordare a tutti che questi tempi sono sempre da prendere con le pinze, ma la sensazione è che la Ferrari, in particolar modo quella di Vettel, sia al momento la favorita di questo weekend. Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.
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