Dopo un bel po’ di rumors, ipotesi e speculazioni, è arrivata oggi l’ufficialità: i due nuovi piloti per Arrow McLaren SP per affrontare la stagione 2020 sono Oliver Askew e Patricio O’Ward!
Askew, classe ’96, è nato a Melbourne, in Florida, ed ha iniziato la sua carriera nei motori fin dall’età di 8 anni. Nel 2015 partecipa alla Formula Masters in Cina, per poi tornare in America e disputare le formule minori per arrivare alla NTT IndyCar Series: nel 2017 vince la U.S. F2000, nel 2018 conquista un terzo posto nel Pro Mazda Championship, infine nel 2019 vince la Indy Lights, guadagnandosi quindi una sponsorizzazione per tre gare (una delle quali è la 500 miglia di Indianapolis).
O’Ward è già noto ai conoscitori della serie. Vincitore della Indy Lights nel 2018, era sbarcato in IndyCar con Carlin nel 2019, salvo poi abbandonare a metà la stagione per via di un contratto firmato con Red Bull. Dopo alcune gare in Super Formula ed una apparizione in Formula 2, il messicano è stato liberato dal suo contratto con Red Bull per seguire altre strade. Queste strade lo hanno riportato in IndyCar, precisamente con Arrow McLaren SP.
Queste le parole di Askew: “Unirmi ad Arrow McLaren SP è un sogno che diventa realtà per il mio primo anno nella NTT IndyCar Series. Questo nuovo team mette insieme tre grandi partner ed è un onore rappresentarli in questo nuovo capitolo per il team e per la mia carriera. È una sfida eccitante per me, oltre ad essere il naturale passo successivo dopo la vittoria nella Indy Lights. Non vedo l’ora di iniziare!”
Questo invece il commento di O’Ward: “Non potrei essere più felice di così nell’unirmi ad Arrow McLaren SP per la mia prima intera stagione in IndyCar. Ho avuto varie grandi opportunità l’anno scorso, ma questa è di gran lunga la miglior cosa che potesse accadere alla mia carriera. Ho avuto un assaggio di IndyCar quest’anno e non vedo l’ora di rappresentare Arrow McLaren SP nel miglior modo possibile nel 2020”.
Non è ad ora noto il numero di vettura con cui i due giovani piloti parteciperanno alla stagione 2020.
Un commento sulla nomina dei due è stato rilasciato anche da Sam Schmidt, comproprietario del team: “Con la nostra storia in Indy Lights, ho seguito attentamente il progresso di Oliver e Pato, e non potevo pensare ad una coppia migliore di loro per il primo capitolo di Arrow McLaren SP. Hanno dimostrato le loro abilità nella ‘Road to Indy’, e con un campionato Indy Lights a testa, direi che entrambi meritano un sedile a tempo pieno in IndyCar. Sono certo che Oliver e Pato siano i piloti migliori per spingere Arrow McLaren SP avanti”.
Invece, queste sono le parole di Gil de Ferran, direttore sportivo di McLaren: “Nel nostro percorso di ristabilire McLaren nella serie, sono estasiato di poter accogliere nel team Oliver e Pato. Rappresentano la nuova generazione di piloti IndyCar. Vincitori e con esaltanti prospettive, sono certo che questi due formeranno un eccellente accoppiata per la stagione 2020. Entrambi hanno dimostrato il loro valore, ottenendo tra loro 16 vittorie in Indy Lights negli ultimi due anni. Abbiamo impiegato tempo ed attenzione nello scegliere dei piloti che siano giusti nell’ottica a lungo termine di Arrow McLaren SP”.
In tutto ciò, c’era però un contratto in essere con James Hinchcliffe, unico canadese nella serie nel 2019 e pilota, teoricamente, di una delle vetture del team Arrow McLaren SP. Il contratto con lui è ancora in essere, come da comunicato del team, ma è libero di guardare altrove e di cercare nuove opportunità.
Il canadese, infatti, aveva seguito l’annuncio dell’ingresso di McLaren nel team con un suo annuncio personale, nel quale si dichiarava pronto a guidare nel 2020 anche se avrebbe dovuto chiarire alcuni aspetti con Honda ed HondaCanada. Hinchcliffe, infatti, è un pilota sotto contratto Honda, testimonial di tutte le campagne di marketing Honda. Si era già vociferato un suo addio al team per volere di Honda (in quanto con l’arrivo di McLaren il team ha cambiato motorizzazione passando a Chevrolet), ma non era stato confermato fino ad oggi.
Ora, realisticamente, quali sono le possibilità di Hinchcliffe? Il canadese potrebbe trovare spazio in una terza macchina di Rahal Letterman Lanigan, oppure in una vettura di Dale Coyne. Il problema principale, secondo le voci del paddock, sarebbe la mancanza di sponsor da parte del canadese, che potrebbe portarlo a non essere quindi sulla griglia di partenza della stagione 2020.
Queste le parole di Sam Schmidt per Hinchcliffe: “James è stato un grande ambasciatore per il team e per lo sport negli ultimi 5 anni. La nostra storia insieme risale ai tempi della Indy Lights ed abbiamo lavorato insieme da allora. La cosa più forte di James è stata la sua determinazione a tornare a correre dopo l’incidente del 2015 [un incidente nelle prove libere di Indianapolis che quasi costò la vita al canadese, ndr]. Ho il più grande rispetto per James e lo voglio ringraziare per il duro lavoro ed i traguardi raggiunti insieme in questo periodo, e gli auguro il meglio per il suo futuro. James è un pilota determinato e motivato, e non esiteremo a concludere il suo contratto senza condizioni per lasciarlo guidare altrove, che sia in IndyCar o in altre serie”.
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