I rumors che circolavano su di lui negli ultimi mesi hanno avuto la conferma oggi quando, in una conferenza stampa organizzata a Valencia insieme al CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, Jorge Lorenzo ha annunciato il suo ritiro dalle corse.
Non è stata una scelta facile per il pilota spagnolo, che lascia la MotoGP a 32 anni e dopo 5 titoli mondiali conquistati, due in 250cc nel 2006 e nel 2007, e tre in MotoGP nel 2010, nel 2012 e nel 2015. In carriera Lorenzo vanta 68 vittorie, 69 pole position, 152 podi e 37 giri veloci in 295 gare disputate tra tutte le classi.
Nella conferenza stampa odierna, il maiorchino ha rivelato come questa scelta abbia iniziato a circolare nella sua testa dopo la caduta di Assen, in cui ha subito un grave infortunio alla schiena che lo ha visto tornare in moto solamente dopo la sosta estiva non riuscendo mai a girare nelle posizioni di testa in cui negli anni passati si era abituati a vederlo.
Con queste parole Jorge Lorenzo si è espresso nella conferenza stampa odierna: “Come potete immaginare è molto difficile per me, ma sono qua per annunciare che a Valencia correrò l’ultima gara in MotoGP. Dopo la gara mi ritirerò con pilota professionista. Mi sono dedicato alle moto per quasi 30 anni. Sono un perfezionista, le persone che lavorano con me lo sanno bene. Dopo 9 anni in Yamaha, probabilmente gli anni più belli della mia carriera, ho sentito di aver bisogno di un cambiamento, per avere continue motivazioni, scegliendo di passare in Ducati. E’ stata una grande spinta, anche se i risultati non sono stati buoni”.
Nel suo discorso, Lorenzo si dice poi estremamente dispiaciuto per non esser riuscito a far bene quest’anno con la Honda, ammettendo come le cadute a Barcellona e ad Assen siano state decisive in questo percorso fallimentare: “Passando in Honda ho raggiunto il sogno di tanti piloti di essere in un top team. Ho iniziato subito ad avere un ruolo importante. Non sono stato nelle condizioni fisiche giuste per essere competitivo e non ho mai sentito la moto adatta al mio stile, ma non ho mai perso pazienza, ho continuato a lavorare con il tempo, ho aspettato. Ho iniziato a vedere la luce ma poi ho avuto un brutto incidente al Montmelò, seguito da quello di Assen. Mentre stavo rotolando ho pensato ‘Ne vale la pena continuare a soffrire dopo tutto ciò che hai ottenuto?’ Ma poi sono tornato a casa, volevo ancora provarci e ho deciso di continuare. Ma da quel momento la salita è diventata troppo ripida, non ho più trovato la motivazione e la pazienza per riuscire a scalare questa salita. Mi sono reso conto che non era più possibile vincere. Era diventato impossibile trovare ancora le motivazioni giuste, l’obiettivo non era realizzabile in poco tempo. Mi dispiace per Honda, soprattutto per Puig, che è la persona che mi ha dato la grande opportunità di venire qui. Mi dispiace per aver deluso Puig e tutta Honda. Ringrazio i vertici, ma credo sia meglio per il team che io mi ritiri, non possiamo lottare solo per finire la gara o per il podio. Vogliamo tutti lottare per vincere”.
Le ultime parole di Lorenzo sono dedicate ai ringraziamenti e ad una riflessione sulla sua carriera: “Tornando alla mia bellissima carriera mi reputo un ragazzo molto fortunato. Sono riuscito a correre a piloti incredibili che fanno parte della mia generazione e ottenere grandi risultati. Mi sono sempre sentito molto grato. Ho sempre lavorato sodo facendo molti sacrifici, sono qua anche per ringraziare tutti per il sostegno, soprattutto Dorna, il n.1 Ezpeleta, hanno reso questo sport grande e mi hanno sempre aiutato. Ringrazio la mia famiglia, i miei colleghi, ringrazio tutti dal profondo del cuore”. Muchas gracias Jorge!
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