Amici di TheLastCorner, eccoci ritornati con “A Ruota Libera” per un’altra intervista. Ho avuto il piacere di fare qualche domanda a Stefano Nepa, pilota Moto3 in forza al team Angel Nieto dal 2020. Nepa nella scorsa stagione ha preso il posto di Vicente Perez nel team Avintia dopo qualche gara. Stefano è riuscito ad adattarsi in fretta al Motomondiale, portando a casa 24 punti, che valgono il 25° posto nel Mondiale piloti.
Per cominciare, chi è Stefano Nepa? Come ti sei appassionato al motociclismo?
“Stefano Nepa è un ragazzo di 18 anni con un unico grande sogno, quello di correre in moto. La passione per le due ruote si è sempre respirata nella mia famiglia trasmessa principalmente da mio padre che ha corso quasi 20 anni nel motocross.”
Parlaci un po’ della tua carriera fino a questo punto.
“Mi hanno messo su una moto presto, poco più che 3 anni, ma con le gare ho iniziato solo ad 8 anni.Ho fatto tutto il percorso della Federazione Italiana dalle minimoto fino alla premoto3. A 12 anni ho vinto il titolo italiano della premoto3 al primo anno di partecipazione davanti a due forti piloti come Bruno Ieraci e Dennis Foggia. L’anno successivo sono arrivato secondo dietro a Celestino Vietti.A 14 anni sono passato in moto3 disputando sia il CIV che il CEV. Quell’anno è stato molto duro perché il livello si era alzato parecchio. Mi ci è voluto 1 stagione di ambientamento e già dal 2017 ho cominciato a vincere al CIV e arrivare in Top 5 al CEV. Nel 2018 ho vinto 4 gare per distacco al CIV dopo che la stagione era partita con un brutto infortunio all’Estoril. Il Martedì dopo la vittoria di Imola è arrivata inaspettata la chiamata al Mondiale con il Team CIP.“
“Da un giorno all’altro sono stato catapultato nella realtà del motomondiale e anche in quel caso non è stato semplice. Entrare a metà stagione ti senti un pò come un estraneo che arriva a casa per cena senza invito. Ho faticato a trovare il giusto ritmo e il feeling con la moto, nonostante questo ho finito la stagione in crescendo centrando i punti nell’ultima gara di valencia. Questo però non è bastato per trovare un nuovo contratto quindi nel 2019 ho dovuto fare un passo indietro nuovamente al CEV. La svolta è stata quella di trovare un accordo con il Team Fondazione Andreas Perez 77 con il quale ho trovato l’ambiente giusto per continuare a crescere. Abbiamo fatto le prime tre gare del CEV insieme, una wild card a Jerez e poi a partire da Assen mi hanno proposto di sostituire Vincente Perez al mondiale. Mi sono ritrovato nella stessa identica situazione dell’anno precedente ma in questo caso, un anno in più di esperienza e un Team di persone fantastiche ha fatto la differenza.A Misano ho conquistato i primi punti e poi ho continuato a crescere nella trasferta asiatica 8° in Thailandia e 10° in Australia. Un peccato a Motegi quando ero in piena Top 10 ma all’ultimo giro ho fatto un errore che mi ha fatto uscire dai 15 e poi a Sepang quando sono stato “centrato” in pieno dal solito pilota Kamikaze. Infine Valencia ho chiuso 11° ma molto vicino alla Top 5.”
Che voto daresti alla tua stagione da 1 a 10?
“Io mi darei un bel 7.”
Che cosa hai provato quando ti è stato comunicato che avresti corso gran parte dell’anno al posto di Vicente Perez?
“Mi sono sentito molto considerato dal Team, loro all’inizio erano più sicuri di me, io avevo un pò timore a dire al verità visto come era andato l’anno precedente. Sono riusciti però a mettermi nella condizione giusta e i risultati sono ben presto arrivati.”
Qual è la differenza più grande tra il CEV ed il Motomondiale?
“Non c’è una grande differenza. I tempi in qualifica sono molto vicini, lo stesso per il passo gara. D’altronde il pacchetto tecnico che oggi si trova al CEV è quasi lo stesso del mondiale.Ad esempio, le wild card alcune volte si sono messe in evidenza quest’anno proprio perché potevano avere dei benefici rispetto ai piloti permanenti (motori più freschi, possiblità di girare sul circuito prima della gara, etc)“
Nella seconda parte di stagione hai ottenuto risultati buoni, cosa ti è mancato la prima parte dell’anno?
“Quando sei al Motomondiale, la maggior parte delle persone guardano la classifica e se ti vedono in fondo, pensano che tu vada piano.In realtà se si guarda con attenzione tutto, distacco, passo, ideal time, si può capire che il livello è veramente alto e con un attimo ti ritrovi primo o ultimo.Certamente ho faticato un pò a trovare il ritmo del mondiale, ma onestamente non penso di essere andato così male all’inizio.”
In Thailandia ti sei piazzato 8°, è stata la tua miglior gara finora?
“Si il piazzamento in Thailandia è stato il migliore in carriera attualmente.“
Quali erano i tuoi obiettivi per questa stagione?
“L’obiettivo più importante era rientrare nel mondiale e questo lo abbiamo raggiunto.”
Hai saputo riconfermarti nel Motomondiale nonostante tu non abbia mai fatto una stagione intera, quali sono gli obiettivi per la tua prima intera stagione in Moto3?
“Partire dall’inizio aiuta un bel pò. Puoi fare tanti giorni di Test che aiuta Il team a capire quello che il pilota vuole.L’obiettivo per il 2020 è cercare di essere il più costante possibile nei punti e puntare almeno ad un podio. “
Hai firmato con il team Angel Nieto, cosa ti ha portato a questa decisione?
“Abbiamo iniziato a parlare già a Misano. Mi avevano promesso che se si fosse liberato il posto di Fernandez mi avrebbero tenuto in considerazione.I miei risultati in crescendo nell’ultima parte di stagione sono stati da stimolo per poi chiudere l’accordo finale.”
Quanto è stato importante il team Avintia per la tua crescita?
“Moltissimo. Come ho già detto, ho trovato delle persone straordinarie che mi hanno aiutato sia a livello tecnico che umano.Ruben Xaus è un duro ma i suoi consigli sono preziosissimi. Poi tutti gli altri, Luis il capotecnico, Josè il telemetrista, Esau e Jordi i maccanici.Abbiamo un rapporto speciale e anche se nel 2020 non lavoreremo più insieme siamo molto uniti.”
Carlos Tatay ti sostituirà nel team Avintia nel 2020, pensi possa fare bene fin da subito?
“Abbiamo corso insieme nel CEV. E’ un pilota molto veloce e aggressivo. Sicuramente potrà fare bene ma in Moto3 niente è scontato.”
Chi sono i migliori talenti della Moto3?
“Ci sono veramente tanti piloti che vanno forte in Moto3 e tutti hanno delle caratteristiche che li rendono talentuosi.”
Chi è il favorito per il prossimo campionato?
“Penso Tony (Arbolino ndr). E’ velocissimo e molto forte nel corpo a corpo. Se riesce ad essere più constante penso che lui possa vincere.”
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