Benvenuti in questo nuovo appuntamento con il Young Driver of the Week, l’ultimo di questa stagione qui su Thelastcorner.it! Questa rubrica ci ha accompagnato lungo tutta la stagione, andando alla scoperta dei potenziali nuovi talenti del motorsport che sono stati protagonisti nelle categorie propedeutiche che portano poi ai massimi livelli di questo sport.
Nell’ultimo fine settimana c’è stato l’atto conclusivo della Formula 2, che ad Abu Dhabi ha chiuso il suo 2019 con delle gare molto interessanti. A spiccare nell’ultimo atto stagionale è stato Sergio Sette Camara, autore di un weekend sensazionale: è lui il nostro Young Driver of the Week!
Sergio Sette Camara ha fatto la voce grossa sin da subito, centrando la pole position nel venerdì beffando Callum Ilott per soli 89 millesimi, con l’inglese che nella prima fase della qualifica era al comando della classifica: il tempo di 1:49.751 vale per Sette Camara la seconda pole position stagionale, dopo quella ottenuta al Paul Ricard. In Gara1 Sette Camara perde subito la testa della corsa a vantaggio di un Louis Deletraz, autore a sua volta di uno scatto poderoso andando in testa dalla terza posizione sulla griglia di partenza. Sette Camara svolge una corsa attendista per poi sferrare l’attacco decisivo nel finale, quando al 28° giro supera Deletraz in fondo al lungo rettilineo con il sorpasso che gli vale la vittoria, con lo svizzero in netta difficoltà con le gomme negli ultimi giri di gara, impotente anche contro il ritorno di Nobuharu Matsushita e Guan Yu Zhou, che con una strategia differenziata nel finale hanno conquistato il podio rispettivamente in seconda e terza posizione; solo quarto Deletraz al termine di una gara che per larghi tratti poteva anche vincere. Seconda vittoria stagionale per Sergio Sette Camara, che per la prima volta in Formula 2 conquista una Feature Race, regalando anche al suo team DAMS il titolo a squadre che per la scuderia francese mancava dal 2014, quando i piloti titolari in GP2 erano Jolyon Palmer (che in quell’anno vinse il titolo) e Stephane Richelmi. Con questa vittoria, Sette Camara si è anche assicurato l’ottenimento della Superlicenza, una volta avuto la certezza di concludere il campionato al quarto posto. “Questa è stata la gara della stagione in cui ero più sotto pressione” ha ammesso Sette Camara. “Mi è stato detto da molte persone diverse: devi avere la Super Licenza, anche se non vai in F1 devi averla. Ad un certo punto devi raggiungere gli obiettivi che le persone si prefiggono. È aspettativa. È stato così per tutta la vita ma ho raggiunto quell’obiettivo e significa che Abu Dhabi è stata una gara in cui ho avuto un po’ più di stress rispetto a una normale gara di F2”.
Nel weekend di Abu Dhabi Sette Camara è stato l’unico a conquistare il podio in entrambe le gare, con il terzo posto in rimonta nella Sprint Race a suggellare il fine settimana da protagonista che ha avuto. L’ultima gara della stagione è andata a Luca Ghiotto, che si congeda dalla Formula 2 (per passare nel 2020 nella GT World Challenge Europe con Aston Martin) con un’ottima prestazione, la quarta vittoria stagionale e il terzo posto in campionato alle spalle di Nicholas Latifi, secondo in Gara2 e nel campionato e che si appresta al passaggio in Formula 1 sulla Williams; commosso nel lasciare la DAMS dopo quattro stagioni disputate assieme, anche il canadese ha ottenuto la Superlicenza al termine di questa stagione. Come abbiamo detto in precedenza, Sette Camara ha chiuso l’ultima gara della stagione in terza posizione dopo una rimonta con dei bellissimi sorpassi, su tutti quelli effettuati ai danni di Mick Schumacher e Callum Ilott. Weekend da dimenticare, invece, per il neo campione della Formula 2 Nyck De Vries, in seria difficoltà durante entrambe le gare non riuscendo ad ottenere punti e chiudendo in 13° posizione sia al sabato che alla domenica: per fortuna che aveva già chiuso i conti per il titolo!
Sergio Sette Camara chiude la sua terza stagione in Formula 2 al quarto posto con 204 punti conquistati, frutto di due vittorie, due pole position e otto podi. A soli 21 anni, Sette Camara ha mostrato segni di crescita in queste tre stagioni di F2: nel 2017 ha esordito con la MP Motorsport vincendo a sorpresa la Sprint Race di Spa-Francorshamps per poi tornare sul podio nella gara successiva a Monza, chiudendo il campionato in 12° posizione. Purtroppo per lui nel 2017 è stato protagonista del comico finale del Gran Premio di Macao di Formula 3, quando sia lui che Ferdinand Habsburg sono andati a muro all’ultima curva mentre erano in lotta per la vittoria, regalando il successo a Dan Ticktum. Nel 2018 Sette Camara passa alla Carlin, con la scuderia inglese di ritorno in Formula 2: il brasiliano chiude il campionato al sesto posto con 164 punti, grazie a 8 podi, una pole position e un giro veloce contribuendo alla conquista del titolo a squadre della scuderia inglese. A fine 2018 Sette Camara viene ingaggiato dalla McLaren come Development Driver, tornando ad essere un “junior driver” di un team di Formula 1 dopo l’esperienza nel Red Bull Junior Team del 2016, anno in cui ha anche disputato una sessione di test a Silverstone con la Toro Rosso. Sette Camara gode di un gran supporto da parte del suo Brasile, e alcuni rumors locali lo vedrebbero bene in orbita IndyCar nel prossimo futuro: chissà se Sette Camara correrà mai negli States, sicuramente però è uno dei talenti in rampa di lancio del motorsport, e a soli 21 anni può ancora ritagliarsi uno spazio importante per il futuro.
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