Prosegue il dominio dei privati nel giovedì di prove libere in Bahrain. Dopo la pole ed il successo in Cina, la Rebellion Racing si conferma al top anche nel secondo turno sul tracciato di Sakhir. A dettare legge la R13 Gibson #1 di Senna-Menezes-Nato che ha girato in 1’42”471, staccando di un secondo e mezzo la Ginetta #5 con King-Robertson-Hanley che era stata al comando in mattinata. L’EoT continua a far soffrire nettamente le Toyota, con la #7 di Kobayashi-Conway-Lopez che si è piazzata in terza posizione in 1’44”221. Mezzo secondo più indietro troviamo la TS050 Hybrid #8 di Buemi-Hartley-Nakajima che è in testa al campionato, ma per i giapponesi si prospetta un altro week-end complesso.
In classe LMP2 svetta l’Oreca 07 Gibson #37 di Tung-Aubry-Stevens del Jackie Chan DC Racing, al top in 1’46”147, dunque a soli quattro secondi dalla Rebellion. Seconda la rientrante G-Drive Racing #26, che con Rusinov-Van Uitert-Vergne è stata immediatamente competitiva. Continua a chiudere la classifica la Dallara #47 del Cetilar Racing di Sernagiotto-Lacorte-Belicchi, attardata di ben quattro secondi dai battistrada.
Dopo aver sofferto in mattinata esce fuori l’Aston Martin, che piazza la doppietta in GTE PRO. La #97 di Lynn-Martin comanda in 1’55”696 e rifila mezzo secondo alla gemella #95 di Thiim-Sorensen. Terza piazza per la Porsche #92 di Christensen-Lietz, che precede la leader di classe GTE AM. Il primo posto in questa categoria è della 911 RSR del Team Project 1, che con Matteo Cairoli sulla #56 ha svettato in 1’56”510. Alle spalle del pilota italiano la prima Ferrari dell’AF Corse, la #51 di Calado-Pier Guidi attardata di quasi un secondo dall’Aston di testa.
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