Le qualifiche della 24 ore di Daytona hanno visto primeggiare la favoritissima Mazda, che ha conquistato la seconda pole consecutiva sul tracciato della Florida. Davanti a tutti c’è Oliver Jarvis sulla #77 del Team Joest, che ha girato in 1’33”712, arrivando a pochi millesimi dal tempo che era valso la partenza al palo allo stesso Jarvis nel 2019. Al secondo posto l’Acura del Team Penske #6 di Juan Pablo Montoya, autore di un 1’34”169 ch lo ha collocato a quasi mezzo secondo dal battistrada.
Terza l’altra Mazda, la #55 di Jonathan Bomarito. Escono con le ossa rotte dalle qualifiche le Cadillac, dominatrici delle ultime tre edizioni. Quarto tempo per la #31 di Felipe Nasr, seguito dalla #10 di Ryan Briscoe e dalla #85 di Tristan Vautier. Chiude Joao Barbosa sulla #5, alle spalle dell’Acura #7 di Ricky Taylor. Proprio quest’ultimo è stato autore di un bruttissimo incidente che ha chiuso anticipatamente la sessione, andando a sbattere alla chicane del Bus Stop e distruggendo la propria vettura. Per fortuna il pilota non ha riportato conseguenze nel violento impatto.
La Porsche ha dominato totalmente nelle classi GT. Tra le Le Mans è arrivata una doppietta della nuovissima 911 RSR, con la #911 di Nick Tandy al comando delle operazioni in 1’42”207, per appena 49 millesimi davanti alla #912 di Laurent Vanthoor. Positivo il debutto della nuova Corvette C8r, con la seconda fila che è stata monopolizzata dalla #3 di Antonio Garcia seguito dalla #4 di Tommy Milner. In terza fila le BMW M8 GTE, con la #25 di Eng davanti alla #24 di Edwards. Delude nettamente la Ferrari, con Pier Guidi ultimo di classe ad un secondo e mezzo dal primato di Tandy. In GT Daytona comanda un’altra Porsche, la #9 di Zacharie Robinson del Pfaff Motorsport in 1’45”237. Seconda la Ferrari di Scuderia Corsa, la #63 di Jeff Westphal.
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