Tra aerei e sfilate di moda, viene presentata la nuova AT01: scopriamola nel dettaglio!
Una rivoluzione, e non soltanto stilistica è ciò che investe la monoposto del “nuovo team” faentino. Presentata nella fantastica location dell’ Hangar 7 di proprietà Red Bull, la nuova vettura ha veramente messo le ali!
Pance completamente ridisegnate, posteriore filante e ultra compatto, nuovi di flusso: questi, i dettagli più importanti della nuova AT01.
Il frontale, intendendo ala anteriore e muso, è di derivazione Red Bull e nello specifico della RB15 sprovvisto in questo caso della famigerata presa d’aria ovale posta sul “naso” in prossimità dell’ala. Abbastanza curvo nella parte superiore e dotato di prese NACA che costituiscono l’ingresso del condotto S-Duct.
Particolari i profili a sbalzo posti sotto la sospensione anteriore che migliorano la percorrenza del flusso nella zona centrale. Sospensione anteriore che adotta un’asta push rod piuttosto inclinata con un punto di ancoraggio basso, rispetto a quelle dotate di pivot generosi come Mercedes o McLaren.
I bargeboards ricordano parzialmente, anche se completamente rinnovati, quelli già visti nella STR14 ma in questo caso sono composti da numerosissimi flap verticali che energizzano il flusso d’aria complice anche il fatto che è presente il boomerang longitudinale montato a sbalzo ma meno estremo rispetto a quello delle concorrenti.
Il deviatore di flusso, combinato alle pance arretrate costituisca un’accoppiamento vincente: l’elemento verticale laterale ricorda quello della SF90, con un profilo in meno ma il punto intermedio di interconnessione con la bocca delle pance risulta abbastanza spesso poiché contiene il cono antintrusione di sicurezza.
Le bocche di raffreddamento dei radiatori poste in alto risultano piccole ma funzionali data appunto la presenza di un soffiaggio ricavato dal dislivello del profilo superiore dello stesso deviatore, sopra il quale sono posti inoltre due profili che creano un effetto outwash del flusso d’aria. Anche in questo caso, i retrovisori sono montati a telaio e pod tramite il convenzionale supporto ad “S” che crea un soffiaggio tra esso e la calotta stessa.
Tramite la vista in pianta, notiamo che le linea delle pance (nella zona superiore se viste dall’alto) mantengono estrema la linearità per poi terminare ad altezza dello scarico, invece il “ventre” del cofano tende a stringersi in maniera estrema nella zona terminale dove è alloggiato in bella vista il rod inclinatissimo della sospensione posteriore.
La AT01 presenta due caratteristiche che la discostano dalle “rivali” presentate in questi giorni: il fondo e l’ala posteriore.
Il primo, non adotta i soffiaggi diagonali in prossimità degli pneumatici posteriori bensì adotta gli ormai noti soffiaggi longitudinali che però curvano a 90° proprio nella parte antistante gli pneumatici posteriori ove è inoltre presente un soffiaggio che potrebbe alimentare il brake duct.
L’ultima invece, è installata tramite un singolo pilone che ospita coassialmente, nella parte inferiore, il condotto di scarico. Inoltre è l’unica che ha un mainplane concavo e dotato di una corda piuttosto generosa. Gli scarichi della wastegate passano proprio sotto il braccio oscillante superiore della sospensione posteriore.
Il diffusore, generoso in ampiezza, presenta dei condotti centrali con delle feritoie per sfruttare al meglio l’effetto dei canali Venturi. Chiaramente questo componente subirà notevoli variazioni in funzione dell’intero sviluppo della vettura.
Concludendo, come ha accennato lo stesso Franz Tost durante la presentazione, il team ha svolto un grosso lavoro di simulazione e studio in galleria del vento il che prefissa come obiettivo principale del team almeno il piazzamento in 5° nella classifica costruttori: lo scopriremo solamente in pista, sfruttando magari l’assetto raked e il passo corto!
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