Svelata al pubblico la nuova monoposto di Grove: oltre alla livrea appariscente, è presente qualche particolarità tecnica interessante che scopriamo insieme
La nuova nata di casa Williams tenta di stupire il pubblico con una nuova colorazione semplice ma allo stesso tempo gradevole. Sotto la direzione tecnica attualmente vacante, la vettura è stat sviluppata rivedendo la sospensione anteriore dopo la famosa querelle di quella equipaggiata sulla precedente FW42.
Muso ed ala anteriore rimangono praticamente di stessa tipologia delle versioni utilizzate fino allo scorso GP di Abu Dhabi, con le paratie laterali dell’ala che obbligano il flusso d’aria a raggirare gli pneumatici tramite la curvatura degli stessi endplate mentre ai lati del muso troviamo due sciabole che grazie alla parte terminale a “mensola” il flusso proveniente da i fori dei supporti all’ala, viene direzionato verso i turbine vanes.
La sospensione anteriore, come già accennato prima, presenta adesso un puntone dei bracci superiori totalmente differente, con il bracket a J rispetto a quello raccordato ad L rovesciata: chiaramente lo schema prevede una configurazione pushrod.
Ai lati dello sfogo S-Duct troviamo due piccoli profili ad L simili alla configurazione di RedBull ed Alfa Romeo Racing del 2019.
I bargeboards presentano l’ormai noto boomerang montato a sbalzo nella zona superiore sul quale sono posti circa 7 mini profili mentre nella zona inferiore ed intermedia si ergono numerosi profili verticali e due flap orizzontali a coltello. Il deviatore di flusso laterale riprende un po’ quello che è lo stile Ferrari, flap bassi ad L in questo caso a livello con la sciabola del bargeboard mentre l’elemento terminale si estende in altezza per poi raccordarsi con l’ala centrale che, anche questa FW43 insieme alle rivali appena nate, equipaggia.
L’ala suddetta presenta una variazione di passo all’estremitá in modo da guidare il flusso verso la zona ricurva del cofano motore. Riviste le prese di raffreddamento del motore, arretrate in modo da poter congiungere il cono anti intrusione all’interno del profilo di supporto del deviatore di flusso laterale e del brodo d’attacco della stessa presa. Ai lati della presa di raffreddamento, purtroppo per via dell’immagine poco chiara, sembra esserci un profili curvo che crea un piccolo soffiaggio che cercheremo di confermare se presente o meno , nei prossimi giorni durante i testi a Barcellona. Classico lo schema dei retrovisori, con doppio braccetto e mini soffiaggio sulla calotta.
Le pance ricordano in parte quelle delle Mercedes W10 con la zona che ospita i radiatori abbastanza tozza e curva, proprio come la parte ospitante il V6 turbo ibrido marchiato Mercedes. Stessa geometria mantenuta per l’airscope che ospitai due travetti del roll bar.
Il fondo piatto è dotato di uno scalino nella zona dei deviatori di flusso mentre nella parte posteriore sono presenti alcuni soffiaggi longitudinali interconnessi tra dì loro tramite dei nolder in carbonio che garantiscono stabilità agli elementi che poi curvano a 45 gradi davanti gli pneumatici posteriori per ridurre il tyre squirt.
La sospensione posteriore pull-rod a tirante esteso, infulcrato tra il fondo ed il cofano motore, presenta i bracci superiori che scorrono sotto il condotto di scarico mentre l’altra metà entra in una feritoia per poi vincolarsi alla scatola del cambio. Particolare la geometria del bracket, simile a quella già vista all’anteriore della monoposto precedente.
L’ala è retta da due piloni a collo di cigno attraverso i quali scorre lo scarico ed i tubi della valvola wastegate, ed è montata una piccola aletta con il bordo d’attacco svergolato. Durante lo shakedown invece ci si è accorti della presenza di una C-Wing montata sul cofano.
Sul cofano motore è inoltre presenta la medesima presa d’aria vista sulla W10, disposta su entrambi i lati al di là della pinna. Il profilò principale dell’ala posteriore tende ad innalzarsi in mezzeria, mente le paratie laterali nella zona intermedia presentano solamente un soffiaggio.
La vettura presenta chiaramente un assetto Raked, utile a fornire una certa quantità di carico aerodinamico combinato anche al passo, non troppo lungo e né troppo corto.
Nonostante lo scarso budget, la direzione tecnica vacante, la casa di Grove cerca in tutti i modi di staccarsi dall’ultimo posto in classifica grazie anche al nuovo pilota Nicholas Latifi affiancato dall’ormai “veterano” George Russell. Scopriremo il reale potenziale della FW43 solamente in pista.
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