Racing Point e Mercedes: quali sono i “segni particolari”?

Durante la prima sessione di test invernali a Barcellona, grazie alle immagini in diretta abbiamo visto in azione la nuova “pantera rosa” Racing Point RP20, protagonista di ottimi tempi cronometrati sul circuito catalano.

Ciò che scorgiamo a prima vista è sicuramente l’immensa somiglianza della vettura rosa con la Mercedes W10 dello scorso anno, ma anche con la W11 attuale soprattutto in qualche dettaglio.

Inoltre la RP20 della presentazione in Austria, alla quale abbiamo assistito, risultava completamente differente rispetto alla vettura scesa in pista a Barcellona guidata da Sergio Perez e Lance Stroll.

L’ex team Force India ha a disposizione la galleria del vento Mercedes per effettuare prove aerodinamiche e si affida al team 6 volte campione del mondo per la fornitura del propulsore ibrido e dell’intero retrotreno: ciò prova a simboleggiare il legame che unisce il team di Silverstone al team di Brackley.

La situazione ha portato lo stesso Gunter Steiner a liberarsi da qualche sassolino dalle scarpe affermando che qualcuno a volte dovrebbe pensare prima di parlare, riferito al team rosa dopo che ha affermato essere sospettosa la collaborazione tecnica tra Haas e Maranello.

L’ala anteriore ed il muso sono praticamente la fotocopia della W10: stessa geometria dei flap principali, derive laterali, muso ove sono presenti gli stessi fori e le stesse zanne laterali che si protraggono fino ai bargeboards. Uguale la sospensione anteriore nei punti di ancoraggio e nell’altezza dei bracci

I bargeboards vanno confrontati con quelli equipaggiati sulla attuale W11, i quali sono composti dagli stessi elementi inferiori verticali e lo stesso discorso vale per i deviatori di flusso laterali.

Diverso il disegno delle prese di raffreddamento rispetto alla W11, ma uguali a quelle della W10: forse, leggermente più piccole. La geometria delle pance risulta differente, le quali sono alte molto inclinate nella W11 mentre la RP20 presenta una variante più armoniosa.

Airscope praticamente identico nella forma a quello della W11, con lo stesso numero di canali che portano il flusso nell’ ICE e nell’ ERS. Stessi gli specchietti soffianti. Il fondo piatto della RP20 presenta invece dei generatori di vortici verticali. Entrambi i cofani hanno la stessa shark fin, alla fine del quale è posta la mini Wing già vista lo scorso anno sulla W10.

Stesse forme nei bracci della sospensione ed ala posteriore rispetto alla W10, con i due piloni a collo di cigno a sorreggerla attraverso i quali passa lo scarico.

Ci interroghiamo sul fatto che la Racing Point proseguirà l’evoluzione della propria RP20 sulle orme dell’erede della campionessa mondiale di Formula 1 2019, riprendendo gli stessi target posti durante lo sviluppo in season.

Sicuramente questa strada intrapresa da Racing Point ha fatto molto parlare di se fuori e dentro il paddock, suscitando stupore e aprendo una grossa gogna mediatica. Attendiamo l’inizio della prossima ed ultima sessione di test invernali, dove assisteremo alla reale prestazione della Racing Point ma anche di tutti gli altri team.

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