Tracciare dei momenti più importanti in una carriera, in una vita come quella di Ayrton Senna è quasi impossibile. Possiamo limitarci a sottolineare quelle imprese che sono rimaste nell’immaginario collettivo, non solo degli appassionati della Formula 1.
Fra queste imprese vi è sicuramente la pole position che Ayrton realizzò nelle qualifiche del Gran Premio di Monaco del 1988. Delle 65 pole position ottenute in carriera questa è sicuramente la più importante e la più significativa. Non soltanto per i freddi numeri, che ci dicono che Ayrton percorse il tracciato di Montecarlo in 1 minuto, 23 secondi e 998 millesimi. Nemmeno per il distacco inflitto al secondo, il rivale Alain Prost che guidava la stessa macchina, ben 1.427 secondi di distacco.
Quella di Monaco è una delle imprese più leggendarie di Ayrton perché il brasiliano in quel giro ha raggiunto un’altra dimensione, una dimensione solo sua, che nessun’altro potrà mai comprendere, e poco importa se il giorno dopo, in gara, si rese protagonista di uno dei suoi più clamorosi errori in carriera. In quel Sabato di Maggio nessuno riusciva a spiegarsi come avesse fatto a girare così tanto più forte rispetto a Prost, nemmeno gli ingegneri con telemetria in mano.
Lo stesso Senna non sapeva spiegarselo e, profondamente credente, descriveva quel giro come un’esperienza mistica, un incontro con Dio più che come un giro perfetto a bordo di un’auto di Formula 1: “Ho sempre avuto un contatto speciale con Dio. Lui mi ha sempre dato molto. È stato a Montecarlo, che ho avuto la prima esperienza diretta con Dio.”
Il 1988 fu per Senna l’anno della consacrazione: primo anno in McLaren e primo titolo Mondiale nella lunga ed estenuante sfida con Alain Prost. Con quella pole-position Ayrton si guadagnò la stima e il rispetto dei pochi che ancora non credevano pienamente in lui ma soprattutto si fece amare incondizionatamente da tutti i tifosi della Formula 1.
D’altronde è proprio questo che ci affascina in un pilota: la sua capacità di sfidare ogni giorno i propri limiti per superarli e arrivare sempre più lontano. Proprio come ha fatto Senna e come continua a fare ancora oggi. Infatti ogni volta che qualcuno si ispira a lui per migliorarsi, in qualsiasi ambito della vita, fa rivivere lo spirito di Ayrton. Obrigado Ayrton!
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