In seguito alla cancellazione del Gran Premio di Francia, che si sarebbe disputato a fine giugno, Chase Carey, CEO della Formula 1, ha pubblicato una lettera con il fine di iniziare a tracciare una linea guida per la stagione 2020.
L’odissea dei 70 anni del campionato sembrerebbe in dirittura di arrivo, con la prima tappa del Mondiale che potrebbe disputarsi tra circa due mesi. Il boss della Formula 1 conferma le insistenti voci che affermavano un probabile inizio della stagione al Red Bull Ring, in Austria, nel week-end tra il 3 e il 5 luglio.
Calendario a regioni
Da qui inizierebbe una stagione particolare che vede una prima parte di campionato disputata interamente in Europa nei mesi di luglio e agosto. Come da tradizione, quindi, in queste otto settimane si andrebbero a disputare le gare in Austria, Gran Bretagna, Ungheria, Belgio e probabilmente quelle rimandate di Spagna e Olanda.
Nei mesi di settembre e ottobre si andrà in Eurasia e Asia, quindi oltre alla tradizionale tappa di inizio mese di Monza, ci sarà da aspettarsi dapprima le gare in Russia e Azerbaijan, quindi e alcune tra quelle di Singapore, Giappone, Cina e Vietnam.
A novembre sarà il turno delle rimanenti tappe asiatiche, non disputate ad ottobre, e di quelle americane. Vedremo quindi il Circus attraversare il Pacifico volando in Canada, Stati Uniti e Brasile.
La fase finale della stagione avrà luogo in Medio Oriente pochi giorni prima di Natale. Nel mese di dicembre, infatti, la Formula 1 volerà dapprima in Bahrain, quindi concluderà la sua avventura travagliata con il consueto tramonto di Abu Dhabi.
Secondo quanto affermato da Chase Carey, nella sua lettera, il nuovo calendario affronterà tra le 15 e le 18 gare. Nel caso in cui si optasse per il numero massimo, si avrebbero gli stessi eventi del calendario originale ad esclusione di Australia, Monaco e Francia che già hanno annunciato la cancellazione della propria gara.
Come detto dal CEO di Formula 1, il tutto può essere soggetto a variazioni anche in corso d’opera, in base all’evoluzione dell’emergenza in atto. Insieme ai team, ai fornitori e agli organizzatori, la Formula 1 sta lavorando per rendere pubblico, quanto prima, un calendario definitivo, che sancirà dunque la ripartenza della stagione dei 70 anni del campionato.
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