Sguardo al Passato | Il Giro veloce più importante di sempre

La regola dell’assegnazione di punti per l’autore del giro più veloce in gara è presente nel motorsport da tanto tempo. E’ una regola usata principalmente nelle Feeder Series, le categorie propedeutiche principalmente frequentate da giovani piloti in rampa di lancio, con l’autore del giro più veloce che riceve un ammontare di punti supplementari in base a quanto previsto dal sistema di punteggio del campionato.

Ad esempio, Formula 2 e Formula 3 premiano con due punti l’autore del giro più veloce in gara se esso termina la corsa tra i primi 10 classificati; in caso contrario i punti andranno a chi ha il miglior giro personale tra i primi 10 classificati in gara. Nel 2019 questa regola è tornata in Formula 1, con l’autore del giro più veloce in gara che riceverà un punto aggiuntivo nel caso in cui si trovi tra i primi 10.

Durante la passata stagione l’opportunità di ottenere un punto aggiuntivo ha visto in alcune gare delle strategie leggermente improvvisate sul finale di gara, con piloti che negli ultimi giri hanno effettuato un pit-stop supplementare montando delle gomme più performanti per tentare la prestazione secca che gli permettesse di conquistare il giro più veloce in gara, essendo sicuri di mantenere la posizione occupata al momento dell’ultima sosta: il primo esempio di questa situazione che salta in mente è il secondo pit-stop di Lewis Hamilton al Gran Premio d’Italia dopo esser sceso in terza posizione a causa di un lungo alla prima variante, con l’inglese capace di ottenere la miglior prestazione sul giro singolo al 51° dei 53 giri previsti in 1:21.779.

La regola del punto all’autore del giro più veloce c’è stata inizialmente in Formula 1 dal 1950 al 1959, e questo punto aggiuntivo in F1 non è mai stato decisivo nell’assegnazione del titolo. Ma in un altro campionato i punti assegnati all’autore del giro più veloce in gara hanno avuto un’importanza fondamentale sull’esito della stagione. Diamo uno Sguardo al Passato tornando al 2016, raccontando quello che si può definire il giro veloce più importante di sempre.

Sebastien Buemi (© FIA Formula E Media Area)

LONDRA, 3 Luglio 2016: Formula E – ePrix di Londra

Sulle strade di Battersea Park va in scena l’atto finale della Season 2 di Formula E, con la seconda delle due gare in programma a Londra che decreterà il campione della serie tra Sebastien Buemi e Lucas Di Grassi, protagonisti di una rivalità accesa sin dalla nascita della Formula E e autori entrambi nella stagione 2015/2016 di un gran campionato. Sia Buemi che Di Grassi hanno ottenuto tre vittorie stagionali, con il brasiliano che si è anche visto togliere la vittoria a Città del Messico per la squalifica ricevuta a fine gara. Il 2 Luglio si è disputata la prima delle due gare a Londra che ha visto Nico Prost, compagno di squadra di Buemi alla Renault e.Dams, vincere davanti a Bruno Senna e Jean-Eric Vergne, con Di Grassi in quarta posizione davanti a Buemi portandosi in testa al campionato con tre punti di vantaggio sul suo rivale: Di Grassi conduce con 153 punti contro i 150 di Buemi.

Il 3 Luglio 2016 va in scena l’ultima tappa della Season 2 di Formula E. Buemi inizia come meglio non potrebbe conquistando la pole position dopo una super qualifica; lo svizzero della Renault e.Dams conquista la pole position e con essa i primi tre punti in palio dell’evento che gli consentono di riagganciare Di Grassi in campionato. Buemi ottiene la pole position con il tempo di 1:22.033, migliorando anche il tempo fatto segnare nella prima fase delle qualifiche rifilando ben nove decimi di distacco a Prost e Di Grassi, relegato in seconda fila per 30 millesimi. Al termine delle qualifiche Di Grassi e Buemi sono appaiati in testa al campionato con 153 punti.

Al via succede l’incredibile: Buemi parte bene con Prost che lo segue subito tenendo Di Grassi alle sue spalle, ma alla prima frenata Di Grassi affianca Prost e tampona Buemi! I due contendenti per il titolo sono fuori dalla gara già al primo giro, e in caso di arrivo a pari punti il titolo andrebbe a Di Grassi per via di un terzo posto in più rispetto a Buemi, quello ottenuto a Berlino tra qualche polemica interna in casa Audi ABT Schaeffler con Daniel Abt che non lasciò passare il suo compagno di squadra.

Ma per Buemi viene in aiuto questa famosa regola dei punti riservati all’autore del giro più veloce, che nella Season 2 di Formula E sono 2 a prescindere dalla posizione d’arrivo del pilota che lo ha ottenuto. I due riescono a tornare ai box optando per il cambio vettura dando inizio alla bagarre per il giro più veloce, disputando praticamente delle qualifiche all’interno della gara mettendo in secondo piano l’attività solitamente al centro dell’attenzione, con Nico Prost in testa davanti a Nick Heidfeld ed Abt dopo il periodo di Safety Car usato per rimuovere i detriti delle due vetture incidentate.

La vettura di Di Grassi dopo l’incidente al via (© FIA Formula E Media Area)

In sintesi, chi farà il giro più veloce tra Buemi e Di Grassi sarà il nuovo campione della Formula E. Nella seconda macchina i due hanno un setup da qualifica, adattato sul momento dai propri meccanici, per poter avere migliori prestazioni sul giro secco, fregandosene della durata della batteria per arrivare a fine gara visto che i due faranno solamente alcuni giri dei 30 rimanenti. Di Grassi torna in pista al terzo giro, mentre Buemi è rimasto nel gruppo durante il periodo di Safety Car optando per il cambio vettura al termine della neutralizzazione. Dopo qualche giro Di Grassi sfodera il primo colpo e al settimo giro ottiene il giro più veloce in 1:27.037, di quasi sei decimi più veloce del miglior tempo precedente.

Di Grassi torna ai box, con Buemi che ha assistito al suo primo tentativo dall’interno della sua seconda vettura in tutta tranquillità. Lo svizzero torna in pista al 12° giro, ma al passaggio seguente l’incidente di Robin Frijns alla curva 11 del tracciato costringe la Direzione Gara a far tornare in pista la Safety Car con Buemi costretto a tornare ai box senza neanche aver avuto la possibilità di iniziare il suo giro. Dopo due giri di neutralizzazione, alla ripartenza Buemi torna in pista ma lamenta dei problemi di traffico causati dallo stesso Di Grassi, tornato geograficamente in pista davanti a Buemi al 15° giro.

“Mi sta aspettando!”, lamenta in francese Buemi via radio e costretto a passare dai box per evitare il traffico mentre il suo rivale si lancia per un altro giro. Al ritorno in pista Buemi si trova dietro al suo compagno di squadra Nico Prost, che sta dominando la corsa in vista del cambio vettura che avverrà da lì a breve per i piloti regolarmente in gara. Con il gruppo che rientra ai box Buemi riesce a crearsi lo spazio necessario per il suo giro veloce che arriva in 1:26.056, nonostante il traffico di Ma Qing Hua nell’ultimo settore e un secondo meglio del tempo di Di Grassi, proprio mentre il brasiliano tornava in pista!

Al 20° giro Buemi passa in testa al campionato con i due punti ereditati grazie a questo super giro, ma non è finita. Di Grassi si rilancia ma nel suo giro va lungo alla chicane delle curve 11-12 dopo un bloccaggio e deve abortire il giro. Buemi si rilancia al 23° giro e realizza un incredibile 1:24.582, migliorando di quasi un secondo e mezzo la sua precedente prestazione e sigillando il titolo.

Di Grassi nel frattempo migliora il suo tempo segnando un 1:24.934, a tre decimi di distacco dal suo avversario. I due rientrano ai box al 25° giro in vista dell’ultimo tentativo prima di tornare in pista al 27° giro con Buemi che si trova dietro Prost, saldamente al comando dell’ePrix. Di Grassi si lancia al 31° giro e nonostante un ottimo primo settore si ferma a 1:24.633, a meno di un decimo dal miglior tempo di Buemi: “Ho dato tutto” dice il brasiliano via radio, alzando bandiera bianca. Buemi inizia il suo ultimo giro e riesce addirittura a migliorarsi realizzando un 1:24.150. Ad un giro dal termine della gara, con Di Grassi che scende dalla sua auto, è ufficiale: Sebastien Buemi è il Campione della stagione 2015/2016 di Formula E grazie ai due punti conquistati per il giro più veloce nell’ultima gara della Season 2. Il pilota della Renault e.Dams conquista il titolo con 155 punti contro i 153 di Di Grassi, duro a morire in un duello molto avvincente andato in scena per tutta la stagione.

La festa sul podio di Londra della Renault e.Dams (© FIA Formula E Media Area)

Festa grande in casa Renault e.Dams, perchè oltre al titolo di Buemi possono festeggiare il titolo costruttori e la vittoria di Nico Prost, capace di bissare il successo del giorno precedente dopo una gara dominata dall’inizio alla fine in quella che è la sua ultima vittoria in Formula E. Ma per una volta la classifica finale di una gara è passata in secondo piano, visto che dopo quanto successo al primo giro i due piloti più attesi si sono ritrovati a disputare una qualifica dentro una gara, con in palio due punti dal valore inestimabile, capaci di decidere un titolo.

Dalla stagione successiva la Formula E ha cambiato la regola, con i due punti previsti per il giro più veloce che vengono assegnati se l’autore del GPV ha chiuso la gara tra i primi 10, in caso contrario sarà il pilota con la miglior prestazione sul giro singolo tra i primi 10 classificati in gara a beneficiare di questi punti. Ma ciò non toglie che in quella gara Sebastien Buemi ha realizzato il giro veloce più importante della storia, vista l’importanza capitale che ha avuto in quella gara la realizzazione di questo risultato, decisivo nell’assegnazione del titolo a favore dello svizzero. E tornando a quanto detto all’inizio si può tranquillamente dire questa frase: l’1:24.150 di Sebastien Buemi a Battersea Park del 3 Luglio 2016 è il giro veloce più importante di sempre.

Immagine in evidenza: © FIA Formula E Media Area

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Autore

Daniele Botticelli
Laureato in Scienze della comunicazione all'Università degli studi RomaTre e appassionato di motorsport sin dall'alba dei miei tempi.

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