La Cenerentola in rosa ha deciso di levarsi le scarpette di cristallo e di calzare degli arrogantissimi stivali messicani a punta, utili a stuzzicare gli animi e le prestazioni dei top team che credevano poter godere ancora a lungo dell’immunità di vertice. E’ infatti Sergio Perez a suonarne, a mo’ di Mariachi, al resto del plotone, issandosi in vetta alla lista tempi con un 1:04.867 ottenuto su gomma soft, circa 6 decimi più veloce della sua prestazione nelle FP1 del GP d’Austria. Ad impressionare, anche, è il ritmo del n.11, particolarmente simile a quello dei due Mercedes.
Che si godono una prima sessione di relativa tranquillità, in attesa di scatenare rombi e tuoni, previsti per domani anche in cielo. Bottas, per dovere di informazione, chiude davanti ad Hamilton, ma per un’inezia. Entrambi, ma su gomma media, sono dietro Verstappen, carico e pimpante sin dal venerdì per rimuovere dall’archivio l’infausto weekend della settimana scorsa.
Messico chiama, Canada risponde…ma in ritardo. Stroll prosegue il suo viaggio nel Regno della Fantasia, chiudendo 5°, ma il mezzo secondo che lo separa dal compagno di box non è certo drammatico, ma almeno notevole. Albon è 6° davanti a Sainz, Gasly e Ricciardo, a precedere la prima traccia rossa, quella di Vettel, 10° a nove decimi; Leclerc è 12° a 67 millesimi dal tedesco. Corsa contro il tempo per Maranello: alcune nuove soluzioni da provare, ma la gara è domenica. In chiusura di classifica, Alfa Romeo si conferma fanalino di coda con Haas, mentre Aitken batte Kubica nel duello tra collaudatori, facendo meglio anche del crono di Latifi (oggi fermo dopo pochi giri) nelle FP1 di settimana scorsa.
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