Alla fine è game over per Andrea Iannone. Il TAS rigetta il suo ricorso per il caso doping e accoglie quello della WADA, emettendo la sentenza tanto temuta. Il pilota Aprilia ha quindi ricevuto la massima pena di 4 anni di squalifica e non potrà correre fino al 2023. Il rider abruzzese era stato originariamente sospeso e poi squalificato fino a giugno 2021 per la positività al test doping negli steroidi nel GP Malesia 2019.
Iannone ha provato poi a combattere la causa e a ricorrere al TAS di Losanna difendendo insieme ai suoi avvocati la tesi di ‘contaminazione alimentare involontaria’. Allo stesso tempo però è intervenuta anche la WADA che ha chiesto la sanzione massima per il fatto che non ci fossero prove sufficienti per giustificare la sua ipotesi. Il TAS, dopo mesi di rinvii, ha dato ragione all’agenzia mondiale del doping, ed emettendo una sentenza che a questo punto potrebbe mettere definitivamente la parola fine alla carriera di Iannone.
Questa decisione ha effetti importanti anche sul mercato piloti della MotoGP. L’Aprilia, con Iannone fuori, ha ora una sella libera per il 2021 accanto ad Aleix Espargaro. La domanda ora è: chi se la prenderà? Le ultime voci del paddock danno per possibile un ritorno da pilota per Jorge Lorenzo che potrebbe terminare il suo contratto da collaudatore con Yamaha. Altro nome forte quello di Cal Crutchlow in uscita dalla Honda LCR, mentre rimane fuori Andrea Dovizioso che per il 2021 si prenderà un anno sabbatico. Aspettiamoci decisioni sulla line-up Aprilia Gresini entro le prossime settimane, se non addirittura giorni.
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