GRAN PREMIO DI TURCHIA Voto 10 La gara più bella dell’anno. Erano anni che non si vedeva una gara bagnata dall’inizio alla fine, con partenza da fermo e senza interruzioni. Una gara stile Donington 1993 o Spagna 1996 che non a caso ha visto salire in cattedra i piloti più titolati in griglia: Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. In questa corsa abbiamo visto di tutto: sorpassi, errori, macchine che in un giro volavano e quello dopo perdevano 2 o 3 secondi, strategie azzeccate e strategie suicide. Insomma tutto quello che è la Formula 1.
LEWIS HAMILTON Voto 10… e 7! Sette titoli mondiali, come Michael Schumacher. Un altro passo nella Storia. Oggi Hamilton avrebbe potuto correre in tranquillità, aspettando semplicemente la bandiera a scacchi per festeggiare il Mondiale, visto che Bottas si era chiamato fuori già alla prima curva. Ma questo non è Lewis Hamilton. Dopo una prima parte di gara difficile in cui con le Full Wet il britannico non trova aderenza, il #44 sale in cattedra con la pista che va ad asciugarsi e le gomme intermedie usurate. Inanella una serie di giri mostruosi, supera Perez, scava un solco di una quindicina di secondi e passa gli ultimi giri a guidare con i guanti per far durare le sue gomme fino al traguardo. In questa gara c’è tutto: cuore, testa, aggressività, gestione gomme. Una volta di più ha dimostrato che oltre alla Mercedes c’è tanto, tanto di suo!
SERGIO PEREZ Voto 9 Oggi il messicano ha avuto la grande occasione di andare a vincere il suo primo Gran Premio, ma il secondo posto è comunque un grande risultato. Nella prima parte di gara tiene la seconda posizione ma non riesce ad avere lo stesso ritmo di Stroll. Con le intermedie invece è più veloce e forse avrebbe dovuto osare di più quando si è ritrovato incollato agli scarichi del compagno di squadra. Quando Stroll rientra ai box ha pista libera ma dietro di sé c’è un Hamilton in modalità cannibale che lo passa e lo lascia lì. Bravo poi a tenere le gomme in vita fino alla fine e a gestire un ultimo giro complicatissimo con le due Ferrari che provano ad attaccarlo ma non gli tolgono la seconda posizione.
SEBASTIAN VETTEL Voto 10 La storia con la Ferrari non poteva finire così: lo sapeva lui e lo sapevano anche i tifosi. Quella di oggi non è una vittoria ma, visto il contesto di questo 2020 ferrarista, poco ci manca. Seb scatta magnificamente e si prende subito la quarta posizione che poi diventa terza con il regalo di Hamilton pochi chilometri dopo. Da lì inizia un altro capolavoro: difesa da manuale del pilota su Verstappen prima e su Hamilton poi, nessuno dei due riuscirà a passarlo in pista. Fa più fatica con la gomma intermedia rispetto alla Full Wet e il rimontante Leclerc lo infila facilmente. Negli ultimi giri però torna sotto e sfruttando il pasticcio del compagno di squadra all’ultima curva si prende finalmente il podio, sfiorando anche la seconda posizione in volata. Oggi l’unico a non commettere alcun errore in pista è stato proprio Seb, eletto giustamente Driver of The Day!
CHARLES LECLERC Voto 8.5 Qualifica molto al di sotto dei suoi standard, così come la prima parte di gara in cui non riesce a far funzionare le gomme Full Wet. Passa presto alle gomme intermedie e da lì, aiutato da una strategia perfetta della squadra, costruisce un capolavoro di gara: gira costantemente più veloce di tutti per gran parte della corsa e così rimonta posizioni su posizioni finché negli ultimi giri non passa anche Verstappen per prendersi la terza posizione. A quel punto si carica come un toro nell’arena per andare a prendere anche Perez, commette un paio di errori nella rincorsa ma all’ultimo giro riesce a prendersi la seconda posizione. La gara però non è ancora finita e all’ultima staccata importante della gara arriva lungo spalancando le porte sia al messicano che al compagno di squadra Vettel che si prende il podio al posto suo. Peccato, perché senza quell’errore la sua gara sarebbe stata quasi perfetta ma questo è un altro passo nel suo percorso di maturazione completa. Il team radio finale ci dice perché Leclerc diventerà un grande campione di questo sport.
CARLOS SAINZ Voto 9 Nel giorno in cui i due attuali ferraristi si mettono in luce con una gara super, il futuro alfiere di Maranello non vuole essere da meno. Carlos parte subito forte mettendosi in nona posizione e man mano che la pista migliora, sia con le Full Wet che con le intermedie, è sempre velocissimo e firma grandi sorpassi sia su Ricciardo che su Albon. Riesce così a scalare la classifica e nel finale arriva addirittura a prendere il trenino di Perez e delle Ferrari per lottare per il podio ma perde la volata con Leclerc per la quarta posizione. Ancora una volta Carlos smentisce chi ancora storce il naso per il suo ingaggio in Ferrari.
MAX VERSTAPPEN Voto 5 L’impressione è che abbia buttato una grandissima occasione. In qualifica perde una pole che considerava già fatta da Lance Stroll e si innervosisce tantissimo. Come se non bastasse sbaglia anche la partenza ritrovandosi dietro un Vettel che si rivela assolutamente insuperabile nonostante la Red Bull sia nettamente più veloce della Ferrari. Max continua ad innervosirsi e a sbagliare, finendo in testacoda mentre prova l’attacco su Perez. La sua gara sembra in ripresa ma le sue intermedie finiscono presto e dopo essere stato superato da Leclerc decide di tornare nuovamente ai box a montare un altro set di gomme intermedie nuove. Nel finale finisce di nuovo in testacoda e non riesce a riprendere il trenino per il podio. Troppi errori, con un po’ più di testa si poteva fare un grande risultato.
ALEXANDER ALBON Voto 5 Oggi Albon ha perso l’ennesimo treno per la riconferma in Red Bull. Nonostante la velocità in queste condizioni difficili non gli manchi, Alex sembra mancare in quella cattiveria che è fondamentale per correre a certi livelli. Arriva infatti di gran carriera su Perez, dopo che il suo compagno di squadra si è girato spalancandogli la porta per un grande risultato, ma nemmeno prova un attacco. Così le sue gomme si degradano ancora più velocemente dietro alla Racing Point e forse anche per questo si gira in una curva non troppo insidiosa. Nel finale cede anche a Verstappen, forse in seguito a un ordine dal muretto.
LANDO NORRIS Voto 8 Anche lui soffre la partenza dal lato sporco e non riesce a guadagnare nei primi giri. Man mano che la pista migliora però trova un grande passo e scala la classifica compiendo dei bei sorpassi, quello su Russell sopra tutti, e togliendosi la soddisfazione di soffiare la posizione al futuro compagno di squadra Ricciardo nelle battute finali. C’è da dire comunque che ancora una volta in questa stagione si conferma una spanna sotto il compagno di squadra Sainz.
LANCE STROLL Voto 8 Qualifica e pole incredibile, prima parte di gara superlativa in cui riesce a scappar via. Poi la pista inizia ad asciugarsi e per lui arrivano i problemi: da dietro si avvicinano tutti e le sue gomme sono in crisi. La squadra, inspiegabilmente visto che comunque tutti lì davanti giravano più o meno sugli stessi tempi, lo richiama ai box “illusa” dalla strategia Ferrari ma sulla Racing Point le intermedie nuove si consumano subito e vanno peggio delle usate. Insomma ancora una volta la futura Aston Martin si tira la zappa sui piedi da sola, anche se Stroll nel finale, forse innervosito, si fa infilare da tutti. Rimane comunque una prestazione che fa intravedere un talento che il giovane canadese deve ancora trovare il modo di esprimere.
DANIEL RICCIARDO Voto 5.5 Dopo un’ottima qualifica Ricciardo affonda in gara, dove sbaglia sin dalla prima curva provocando la carambola che coinvolge Bottas e Ocon. Non è più un caso che quando ci sono queste condizioni difficili Daniel sparisca sempre, è un aspetto su cui deve necessariamente lavorare se vuole essere considerato un top driver.
ESTEBAN OCON Voto 5.5 Gara compromessa sin dalla prima curva, anche lui non ci mette molto del suo per cercare di raddrizzare la situazione.
DANIIL KYVAT Voto 6 L’Alpha Tauri sembra totalmente un’altra macchina rispetto a quella meravigliosa vista ad Imola. Il russo, partito in fondo, fa quel che può non commettendo errori e sfruttando le disgrazie altrui ma oggi semplicemente non c’era il passo per arrivare a punti.
PIERRE GASLY Voto 6 Anche il francese fa una gara pulita ma può fare ben poco per portare la sua macchina in zona punti.
VALLTERI BOTTAS Voto 2 Una qualifica e una gara semplicemente orribili. Mentre Hamilton si prende il titolo con una gara magistrale, il finlandese perde il conto dei testacoda fatti, passando gran parte della gara a galleggiare in fondo al gruppo. Forse sarebbe arrivato il momento di smettere di fare proclami e cercare di essere almeno il migliore degli altri.
KIMI RAIKKONEN Voto 5.5 Dopo una super qualifica sparisce in gara, complice anche un’Alfa Romeo che è tutta un’altra macchina (purtroppo) rispetto a quella ammirata nelle qualifiche.
GEORGE RUSSELL Voto 7 In qualifica non fa un miracolo come altre volte questa stagione, in gara azzarda la partenza con le gomme intermedie e la scelta paga visto che si ritrova presto ai margini della zona punti. Tuttavia man mano che la pista migliora viene risucchiato dagli altri e chiude in fondo al gruppo.
KEVIN MAGNUSSEN Voto 7 Aveva fatto una grande partenza e nelle prime fasi di gara era addirittura 10°, poi con la pista in miglioramento sono usciti i limiti della sua macchina. L’errore ai box lo toglie definitivamente di scena.
ROMAIN GROSJEAN Voto 5 A differenza di Magnussen, non ci prova nemmeno a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Rimane impantanato nel fondo del gruppo e si ritira dopo un contatto con la Williams di Latifi.
NICHOLAS LATIFI Voto 3 In condizioni difficili Latifi ha dimostrato oggi di non meritare la Formula 1. Non puoi beccare 10 secondi durante il primo giro dal tuo compagno di squadra, dopo essere partiti in trenino dalla pit-lane. Non puoi girarti in continuazione pur essendo ultimo, non puoi provocare una collisione con un pilota che ti stava doppiando (Grosjean).
ANTONIO GIOVINAZZI Voto SV Fa una super qualifica, tanto che il 10° posto alla fine della Q3 lascia anche un po’ di amaro in bocca. Sbaglia clamorosamente durante il giro di schieramento ma riesce a farsi rimettere in pista dai commissari e a schierarsi sulla griglia. Tuttavia dopo pochi giri la sua Alfa lo abbandona ed è costretto al ritiro.
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