Precedentemente si era parlato delle procedure basilari per la bandiera rossa (qui l’episodio 1), ma un elemento che non è stato coperto è l’ordine dei piloti in ripartenza. Perché, nel Gran Premio del Bahrain, Sebastian Vettel è ripartito davanti a Charles Leclerc? Perché Valtteri Bottas, da sesto, si è trovato in quarta posizione? Andiamo a vedere nel dettaglio.
Bandiera rossa e la chiamata in pista
La procedura di bandiera rossa è chiamata dal direttore di gara secondo le normative dell’articolo 41 del Regolamento Sportivo. Tale norma, infatti, descrive le procedure per la sospensione di una gara di Formula 1.
La norma prevede che la bandiera rossa venga esposta in caso di pericolo fisico imminente per i piloti o gli ufficiali a causa delle vetture in pista, e se le condizioni della pista sono tali da non essere affrontabili nemmeno dietro Safety Car. Appena viene annunciata la bandiera rossa, la pit exit viene chiusa e tutte le vetture devono procedere lentamente (rispettando il delta che appare a schermo) fin dentro la corsia box. La prima vettura che arriva ai box deve fermarsi alla fine della fast lane e le altre devono seguire in fila nell’ordine in cui sono.
Art. 41.3: vetture in pit lane ed ordine
Quando le vetture sono ai box si procede con tutte le altre procedure per la ripartenza. Come detto nell’episodio 1 ci sono alcune procedure che possono essere eseguite. Nell’articolo 41.3, sempre sotto la bandiera rossa, si spiega come si procede per il recupero delle vetture ferme in pista a causa di una ostruzione, o per le vetture in pit lane all’uscita della bandiera rossa.
Secondo la norma, infatti, tutte le vetture che sono rimaste ferme in pista a causa di un’ostruzione saranno riportate ai box e riordinate in modo da poter riprendere la posizione in griglia. Stessa regola si applica per le vetture in pit lane o all’ingresso della pit lane stessa. Le vetture ancora nei garage, invece, sono posizionate alla fine della coda di vetture e, invece che andare in griglia, entreranno ai box per partire dalla pit lane.
Infine, il punto chiave: “In ogni caso, l’ordine sarà preso nell’ultimo momento in cui era possibile determinare la posizione di tutte le vetture. Tutte le suddette vetture potranno quindi riprendere la gara”. Per chiarezza, si intendono “tutte le vetture che sono in grado di riprendere la gara”. Se la procedura di bandiera rossa viene innescata, però, è spesso per una vettura in condizioni tali da non poter ripartire.
Per quanto concerne “la posizione in cui tutte le vetture erano rilevabili”, il regolamento non chiarisce se sono incluse anche le vetture incidentate o meno. L’interpretazione base della regola tende ovviamente ad escluderle, soprattutto in caso le vetture stesse non siano in grado di ripartire.
Esempio specifico: ripartenza del GP del Bahrain
Andiamo al caso specifico in esame, ovvero il Gran Premio del Bahrain. Dopo lo spaventoso incidente di Romain Grosjean, c’è stata un po’ di confusione sull’ordine della griglia. Quando la direzione gara ha chiamato bandiera rossa, infatti, l’ordine di ripartenza non corrispondeva a quello a schermo. A schermo, infatti, Bottas era sesto, Leclerc decimo, Vettel quindicesimo e Latifi sedicesimo.
Il problema principale riscontrato è che non tutti i piloti avevano un rilevamento nell’ultimo microsettore, pertanto non poteva essere utilizzato. Tornando indietro lungo il “nastro virtuale”, si è visto che l’ultimo dato certo per tutti era il dato della linea SC2, ovvero quella che si trova subito dopo la corsia di uscita dei box, come visibile in questa foto.
A quel punto, è bastato riordinare le vetture secondo l’ordine stabilito. Questa manovra è normalmente eseguita direttamente nella fast lane, con i meccanici che, a mano, spostano le vetture in modo che l’ordine in pit lane corrisponda con quello emanato ufficialmente dalla FIA. In questo caso, però, la bandiera rossa per le riparazioni è durata un’ora e venticinque minuti, tempo in cui il direttore di gara era in pista a controllare i lavori. Una volta che la griglia è ordinata e sistemata, il tempo residuo per mettere in ordine le vetture era poco, con il rischio di sforare le 4 ore totali in caso di ulteriore perdita di tempo per altri incidenti. Pertanto, la scelta dei commissari è stata di far sistemare i piloti autonomamente nel corretto ordine grazie all’aiuto da parte delle squadre via team radio.
Ecco quindi, in sintesi, come si stabilisce la griglia per una ripartenza e come si ordinano poi i piloti. Non è un lavoro facile per via di tutti gli elementi da tenere in considerazione, ma i commissari hanno fatto un ottimo lavoro al riguardo con i tempi a disposizione.
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