Morto Fausto Gresini: l’ex pilota ci lascia a 60 anni

Dopo una lunga convalescenza dovuta al Covid, Fausto Gresini non ce l’ha fatta.
L’ex pilota, adesso a capo dell’omonimo team impegnato nel campionato mondiale di MotoGP, era ricoverato dal 27 dicembre a causa delle difficoltà portate dal virus. A darne il triste annuncio è stato il suo ononimo team, Gresini Racing, tramite un post sui social.

Dopo un lungo periodo in cui le condizioni sono state altalenanti, Fausto Gresini si è spento nella mattinata di oggi, martedì 23 febbraio. Proprio prima del weekend appena passato, dopo un lieve miglioramento, Gresini ha avuto una ricaduta e i medici lo hanno dovuto sedare nuovamente.
Dopo un weekend in coma farmacologico, la polmonite interstiziale causata dal Covid non gli ha lasciato scampo, e Fausto si è spento.

Carriera

Mai andato oltre la categoria d’entrata del motomondiale, Gresini ha esordito nel 1982 e ha conquistato il suo primo titolo nel 1985. Dopo un 1986 combattutissimo con Luca Cadalora, che conquistò l’iride, Fausto ha bissato il successo mondiale nel 1987, vincendo 10 delle 11 gare in programma e sbaragliando la concorrenza.

Dopo due anni poco felici tra infortuni e moto poco performanti, Fausto Gresini passò in Honda nel 1990 e, fino al 1994 (anno del ritiro), conquistò due secondi posti in classifica generale.

Nel 1997 fondò il suo team, con cui riuscì a conquistare il successo iridato nella classe 250 solo quattro anni dopo, con Daijiro Kato e bissò il successo nel 2010 in Moto2 con Toni Elias.
In MotoGP, campionato che ha affrontato prima affidandosi a Honda e poi ad Aprilia, ha ottenuto come migliori risultati un secondo posto con Sete Gibernau nel 2004 (anno in cui sfiorò il titolo) e un terzo posto con Edwards nel 2005.

Adesso non sappiamo se il suo team continuerà ad esistere, ma sappiamo che ci mancherà una persona esemplare e uno sportivo simpaticissimo e correttissimo, che ha tenuto per anni la bandiera italiana alta.
Ciao Fausto!

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