Nella conferenza dei Team Principal del giovedì, Toto Wolff ha deciso di esporsi contro la Red Bull e le ali flessibili utilizzate dalla monoposto progettata a Milton Keynes.
Secondo il Team Principal della Mercedes, la situazione creatasi sarebbe colpa della Federazione stessa, che ha creato una possibile ambiguità di interpretazione nella questione relativa alle ali flessibili.
La Federazione, infatti, avrebbe scelto di modificare i test sulla rigidità dei profili alari, ma solo da metà giugno in poi. I nuovi test, quindi, verranno effettuati sulle ali della Red Bull solo in 15 giugno, dopo la gara di Baku.
Secondo Wolff, attendere così tanto tra l’emanazione di una nuova regola e l’entrata in vigore della stessa, potrebbe favorire pesantemente la Red Bull che, nel frattempo, avrebbe tutto il tempo di preparare delle nuove ali.
Tra la decisione della FIA e l’effettuazione di nuovi test, ci sono infatti ben due gare: quella di Monaco e quella di Baku.
E se a Monaco questa soluzione non ha dato molto vantaggio, a Baku la situazione potrebbe cambiare: secondo alcune simulazioni effettuate da addetti ai lavori, l’impiego di questa soluzione sul tracciato azero potrebbe portare alla Red Bull fino a quattro decimi di vantaggio. Il plus sarebbe proprio nella deformazione dell’ala sul lungo rettilineo e nella lunga serie di curve che vanno dalla 12 alla 19. In alcune di queste curve, che si affrontano ad alta velocità, una soluzione di questo tipo permetterebbe di avere dei flussi puliti come quando la monoposto percorre un rettilineo.
Al riguardo, Wolff ha dichiarato: “L’ala della Red Bull è risultata non conforme al regolamento. E visto che i nuovi test arriveranno a metà giugno, attualmente siamo in un vuoto normativo. Attualmente godiamo di una posizione legale forte, quindi non molleremo la presa”
Wolff ha poi proseguito: “Non dovremmo arrivare a Baku con questa situazione poco chiara. Se dovessimo notare una situazione di vantaggio ‘anomalo’ da parte della Red Bull, andremo dai commissari. Abbiamo effettuato alcuni studi e simulazioni, e siamo riusciti a calcolare in modo abbastanza definito il vantaggio che può portare l’utilizzo di questa soluzione. Se le nostre ragioni non dovessero essere sufficienti, andremo dai Commissari della Corte d’Appello. Questa situazione dovrebbe essere chiarita prima di arrivare a Baku, e deve essere chiarita in modo rigido”
A questo punto, Wolff è stato chiarissimo, e la palla passerà alla FIA. In qualità di organo decisionale, la Federazione potrebbe scegliere comunque di non cedere alle ‘minacce’ di Wolff e di attendere il 15 giugno per effettuare le nuove verifiche. Tuttavia, non sono da escludere altre repliche dalla Mercedes qualora si optasse per questa scelta.
Se la FIA dovesse invece scegliere di bandire l’ala della Red Bull prima di quella data, darebbe forse un segno di debolezza nei confronti della Mercedes, dimostrando a tutti i team quanto il team anglo-tedesco sia forte nei tavoli delle trattative.
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