Caos e colpi di scena nella in una gara quella di Baku che si è trasformata in una “maratona”! La Red Bull vince il GP Azerbaijan, ma lo fa non con Max Verstappen, bensì con Sergio Perez! Una gara che sembrava apparecchiata per un 1-2 Red Bull con un’olandese che non aveva sbagliato niente. Ma al giro 46 la gomma posteriore sinistra di Max ha ceduto, mandando il leader della classifica iridata a muro e fuori dalla gara, causando una bandiera rossa.
Pirelli che dunque torna “protagonista” con due forature inaspettate: una quella di Max e l’altra quella di Lance Stroll, sempre alla posteriore sinistra, che era andato contro le barriere mentre aspettava di fare la sua sosta. In entrambi i casi erano su mescole Hard, che secondo la casa milanese dovevano durare tranquillamente fino alla fine. L’aumento delle pressioni deciso nella giornata di sabato ha evidente “contribuito” a queste forature, e ciò sarà certamente oggetto di discussione nei prossimi giorni.
Ma da questa Red Flag è nato una mini “Sprint Race” di due giri che ha regalato un altro colpo di scena. Lewis Hamilton, che sembrava andare a prendersi il comando del mondiale, blocca le gomme e va lungo in curva 1, buttando via un’occasione ancora più ghiotta di salire in testa al campionato. Così sul podio ci salgono, a sorpresa, Sebastian Vettel e Pierre Gasly! Il pilota tedesco rimonta dall’11a piazza in griglia e mette a segno il primo podio nella storia della Aston Martin, grande prova anche per il francese che conclude terzo per il secondo podio della Alpha Tauri!
Chi ci rimane già invece è Charles Leclerc: il ferrarista, nonostante la Pole, non è riuscito a replicare il passo delle libere e nemmeno negli ultimi due giri è riuscito ad attaccare il podio, finendo dunque in un dolceamaro quarto posto. Appena dietro alla sua Ferrari c’è Lando Norris che ancora una volta limita i danni per la McLaren, ma non evita la perdita del 3° posto costruttori proprio a favore del Cavallino Rampante.
Baku ci restituisce anche un Fernando Alonso veloce come ai vecchi tempi, autore di una rimonat furiosa nel finale per chiudere al sesto posto con la Alpine. Settima posizione per Yuki Tsunoda al suo miglior piazzamento in F1, a seguire Carlos Sainz e Daniel Ricciardo sulle seconde Ferrari e McLaren. A chiudere la top 10 c’è l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen davanti al suo compagno Antonio Giovinazzi, 12° un Valtteri Bottas disastroso e mai capace di attaccare. 15° Lewis Hamilton, fuori gioco insieme a Verstappen e Stroll anche George Russell ed Esteban Ocon, entrambi per problemi meccanici.
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