Si sapeva che per Leclerc, in una pista con un rettilineo di oltre 2 km, sarebbe stato impossibile tenere Mercedes e Red Bull dietro ma, soprattutto alla luce del doppio zero di Verstappen ed Hamilton, il 4° posto non può che lasciare un po’ di amaro in bocca.
Il monegasco era partito bene, riuscendo a mantenere la prima posizione, ma in pochi giri non ha potuto far altro che veder sfilare prima Hamilton e poi le due Red Bull di Verstappen e Perez sul lunghissimo rettilineo del traguardo. La sosta anticipata per passare alla gomma dura non ha pagato e Charles ha perso la posizione anche sull’Alpha Tauri di Gasly. Alla ripartenza dopo la safety car uscita per l’incidente di Stroll il monegasco si è poi ritrovato bloccato dietro a Gasly che aveva appena bloccato le ruote in curva 1 e così Vettel ha potuto passare facilmente all’interno. Anche nella gara super sprint finale Leclerc non è riuscito a guadagnare posizioni pur provando più volte a superare Gasly, troppo più veloce sul dritto. Il 4° posto non è sicuramente ciò che fa sognare la Ferrari ma sono punti preziosissimi in ottica campionato Costruttori con cui la Rossa si mette davanti alla McLaren al 3° posto in classifica.
Sorpasso a cui ha contribuito anche l’8° posto di Carlos Sainz, lo spagnolo ha vissuto una gara più anonima, lottando per tutta la gara con il bilanciamento della sua macchina, soprattutto in frenata. Infatti, proprio a causa di un lungo alla curva 3 Carlos era piombato fino al 15° posto. Poi la Safety Car gli ha permesso di tornare in gioco per la zona punti e, grazie a una grande ripartenza dopo la Safety Car ha centrato il 9° posto, poi diventato 8° per il ritiro di Verstappen. Questo il commento dei due piloti e del Team Principal, Mattia Binotto:
Charles Leclerc #16
“Prima di arrivare a Baku il quarto posto era più o meno la posizione nella quale ci aspettavamo di poter concludere la corsa. Ci sono però state due sorprese in questo weekend: la prima è stata la mia pole position, la seconda il fatto che alcuni dei nostri concorrenti diretti oggi erano estremamente veloci.
Pur partendo davanti a tutti, sapevamo che era molto probabile che le vetture dei due team che sono al vertice della classifica ci passassero davanti e, purtroppo, è successo proprio così. Dopo il pit-stop ho cercato di fare del mio meglio ma alla ripartenza dopo la Safety Car ho avuto un bloccaggio che mi ha complicato un bel po’ la vita, al punto che temevo che non sarei riuscito ad arrivare alla fine della corsa con quelle gomme. Poi c’è stata la bandiera rossa e a quel punto ho pensato che il podio fosse ancora possibile, ma non è stato così.
Seb è stato autore di una gara incredibile: gli faccio i miei complimenti e lo stesso vale per Pierre, con il quale abbiamo lottato al limite nel finale di gara.
Dobbiamo continuare a lavorare e spero che così riusciremo a fare dei passi nella giusta direzione.”
Carlos Sainz #55
“Decisamente quella di oggi non è stata la gara che speravo. Non ho avuto lo stesso feeling con la macchina che avevo avuto per tutto il weekend. Ogni volta che mi sono trovato con le gomme fredde – alla partenza, alla ripartenza e dopo il pit stop – ho faticato all’anteriore e con i freni e così ho avuto diversi bloccaggi.
Questo mi ha portato a commettere un errore che mi è costato diversi punti e ha compromesso praticamente tutta la mia corsa. Alla fine, sono riuscito a tornare in zona punti ma non sono certo felice del risultato finale. Dobbiamo analizzare perché abbiamo avuto questi problemi e cercare di migliorare nelle prossime gare.
C’è un po’ di tempo per lavorare su questi aspetti e lo faremo tutti insieme a Maranello. Per questo sono sicuro che torneremo più forti fin dalla Francia.”
Mattia Binotto, Team Principal
“Una gara difficile, inferiore alle aspettative alla luce del risultato delle qualifiche di ieri. Sappiamo bene che per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo non soltanto migliorare la nostra vettura ma anche essere perfetti in ogni area e oggi non lo siamo stati.
All’attivo di questo weekend, oltre alla seconda pole position della stagione, rimane il terzo posto nella classifica Costruttori: il vantaggio è minimo e, soprattutto, inferiore a quello che avrebbe potuto essere. Dobbiamo però partire da questo dato come una motivazione ulteriore per continuare a migliorarci, sotto ogni punto di vista.“
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