Svelata la Peugeot 9X8, la Hypercar senza ala posteriore

La Peugeot ha finalmente tolto i veli all’auto che raccoglierà l’eredita della 905 e della 908 a Le Mans. La Peugeot 9X8 è la nuovissima Hypercar con la quale la casa del Leone gareggerà con due auto nel mondiale WEC e alla 24 ore di Le Mans dal 2022, andando a sfidare Toyota e Glickenhaus. Il costruttore francese, che aveva annunciato il suo ritorno alle corse nel settembre 2020, scuote così il mondo endurance con una Hypercar rivoluzionaria, dal design sorprendente. E si può capire già il perché dalle sue primissime immagini.

Più di tutti spunta l’assenza dell’ala posteriore, che era diventata l’essenziale per le auto da corsa dagli anni 60 fino ai giorni nostri. Le nuove regole della Le Mans Hypercar, a detta del direttore del programma WEC di Peugeot Sport, Olivier Jansonnie, hanno dato al team la libertà di esplorare nuove strade per ottimizzare l’aerodinamica e le performance dell’auto. Da lì è nata l’idea di una “silhouette” attaccata alla carrozzeria e che è il frutto di un lavoro meticoloso da parte degli ingegneri Peugeot.

“Le regole dicono che solo un dispositivo aerodinamico aggiustabile è permesso, senza però specificare nulla sull’ala posteriore. I nostri calcoli e le simulazioni ci hanno rilevato che un’alta performance dell’auto era disponibile senza di essa”. E il direttore del programma motorsport del gruppo Stellantis Jean-Marc Finot ha dichiarato: “L’assenza dell’ala posteriore sulla Peugeot 9X8 è un step importante, abbiamo raggiunto un grado di efficienza aerodinamica talmente alta da poterne farne a meno. Come? Non chiedetecelo, vogliamo tenerlo segreto il più a lungo possibile!”.

Oltre al design e l’aerodinamica aggressiva e all’efficienza accumulata in questi mesi dal powertrain Peugeot Hybrid4 500KW (motore V6 2.6 litri bi-turbo da 680 cavalli), la nuova Hypercar della casa del Leone racconta anche la sua nuova identità. Le linee e i colori della 9X8 sono il prodotto della Peugeot Sport Engineered e sono state usate per richiamare allo stesso tempo eleganza e dinamismo. Inoltre, anche il cockpit è stato ridisegnato per essere il più distintivo possibile, senza però sacrificare la sua praticità.

Matthias Hossann spiega il motivo: “Volevamo avere un approccio speciale al cockpit perché, fino ad ora, tendeva ad essere funzionale indipendentemente dal tipo di auto, senza avere un’identità del brand. Con la combinazione dei nostri colori e lo stile derivante dal Peugeot i-Cockpit, regalano alla 9X8 un look distintivo e che si fa riconoscere subito dalle telecamere on-board“.

Insomma, la Peugeot è riuscita a catturare l’attenzione di tutti con un’auto definita diversa, futuristica e rivoluzionaria dai suoi sette piloti (Di Resta, Duval, Jensen, Magnussen, Menezes, Rossiter e Vergne). Ora toccherà a loro portare in pista una Hypercar che ha l’obiettivo di continuare la tradizione vincente iniziata dagli anni 90 con la 905 e proseguita con la 908. “L’impegno di Peugeot nelle corse endurance va oltre all’aspetto sportivo.”, sottolinea Linda Jackson.

“E’ una forma di motorsport che viene associata ad un laboratorio estremo, per questo la nostra associazione con Le Mans è così forte. Più importante dei risultati che otteniamo in pista sono le opportunità che la nostra tecnologia e il frutto della nostra ricerca possano funzionare su un’auto in condizioni estreme per 24 ore. Le Mans ci fornisce un’ambiente competitivo in cui valutare il nostro sistema ibrido e le nostre tecnologie attualmente in sviluppo mirate a ridurre il consumo di CO2 sulla auto stradali. Il team di Peugeot Sport è molto orgoglioso del loro risultato e per i nostri clienti, Le Mans è un laboratorio che certifica la qualità delle nostre auto“.

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