Una gara, se così la si può chiamare, come quella di ieri merita delle pagelle assolutamente particolari. Avremmo potuto dare i voti, come ogni lunedì post gran premio, sulla base delle qualifiche ma non ci è sembrato il caso perché il mantra di questo sport è: “I punti si fanno alla domenica”.
Per questo motivo oggi daremo unicamente due giudizi, il primo va ai tifosi sugli spalti, cui va un meritatissimo voto 10. La gente presente in circuito, in condizioni a dir poco proibitive, con pioggia, vento e freddo ha regalato la cartolina più bella di questo fantastico, ma a volte incomprensibile, sport. Nonostante le oltre tre ore di attesa i tifosi sugli spalti sono rimasti al loro posto senza perdere la pazienza e il buon umore, continuando a divertirsi e a ballare, anche per scaldarsi un po’. Gli unici, sacrosanti, mugugni sono arrivati quando, dopo oltre tre ore di attesa e due soli giri dietro la safety car, le macchine sono rientrate nuovamente ai box. La Formula 1 non può voltare la faccia dall’altra parte di fronte a queste persone, che meritano perlomeno, come chiesto subito da Lewis Hamilton, il rimborso del biglietto.
Il secondo giudizio va alla direzione gara e non può che essere un voto 3 per come sono state gestite sia le qualifiche che la gara. Al sabato infatti, visto che restava da disputare soltanto la Q3 e c’era ancora molto tempo a disposizione, è stato pericoloso mandare in pista i piloti nel bel mezzo del diluvio con fiumi d’acqua in pista e soprattutto una visibilità prossima allo zero. I piloti più esperti, Sebastian Vettel in primis, hanno subito invocato la bandiera rossa e non sono stati ascoltati, poi è arrivato l’incidente di Norris che ci ha fatto spaventare ma che per fortuna non ha avuto conseguenze.
Partendo dal presupposto che, almeno dalle 15.30 in poi, ieri non ci sono mai state le condizioni per correre, bisogna fare degli appunti alla direzione gara perché la corsa di domenica è stata gestita ancora peggio delle qualifiche: alle 15 infatti c’erano le condizioni per partire, almeno dietro safety-car, ma, forse timoroso di ulteriori polemiche visto quanto successo il giorno prima, Michael Masi ha rimandato la partenza per 30 minuti inutilmente perché, quando ha deciso di dare il via le condizioni erano diventate assolutamente proibitive. Secondo errore: perché non far partire il conteggio dei giri in occasione del primo tentativo di andare in pista? E’ chiaro che i continui rinvii della decisione sulla disputa del Gran Premio o meno sono stati dettati soprattutto dal fatto che non c’era alcuna classifica e che la gara si sarebbe dovuta cancellare, alimentando ulteriori polemiche su favoritismi nei confronti di Hamilton. Se all’inizio si fossero disputati anche soltanto 3 giri tutte queste discussioni sarebbero state annullate e la gente sugli spalti sarebbe potuta andare via molto prima. Il via alla gara dato alle 18.17 è stato semplicemente dettato dalla necessità di avere almeno 2 giri di gara, seppur dietro safety-car ma che ieri non si potesse correre era chiaro a tutti ben prima delle 18.17. Ecco, questo è stato un prendere in giro i tifosi sugli spalti ma anche a casa, un’inaccettabile mancanza di rispetto.
L’unica speranza è che la brutta pagina scritta ieri serva alla Formula 1 per imparare dai suoi errori, magari con una miglior comunicazione fra tutte le parti in causa (FIA, team e piloti) e magari eliminando la stupida regola del parco chiuso, quantomeno per le gare bagnate perché correre sull’acqua è sempre pericoloso ma magari con un’auto settata esclusivamente per quelle condizioni lo è un po’ di meno e i tifosi, in tribuna e a casa, possono godersi la magia della Formula 1 anche in condizioni estreme.
Iscriviti al nostro Canale Telegram per ricevere tutti i nostri articoli sul tuo smartphone
Lascia un commento! on "Gp del Belgio, Pagelle: F1 bocciata, tifosi eroici!"