L’avventura della Toyota in Formula 1 inizia nel 2002, quando decide di entrare nel mondiale con prepotenza, almeno al di fuori della pista, possedendo il secondo budget più alto all’interno del roster (il budget più alto apparteneva alla Ferrari).
La prima monoposto Toyota è la TF102, alla guida della quale vi erano il finlandese Mika Salo e il britannico Allan McNish. Il team nipponico inizia bene la stagione andando a punti al debutto in Australia grazie al sesto posto di Salo. Un inizio che fa ben sperare in casa Toyota, tuttavia il continuo della storia è tutt’altro che positivo, difatti fino al 2004 la scuderia riesce a fare solo qualche punto nei tre mondiali, senza mai salire sul podio. Stagioni deludenti la cui colpa è stata attribuita ai piloti, e in effetti in questi tre anni non sono mai stati confermati per 2 stagioni gli stessi piloti.
Il 2005 sembra essere l’anno della svolta, è il miglior anno di sempre per la Toyota in Formula 1. Grazie a Ralf Schumacher e Jarno Trulli che regalano il primo podio alla scuderia asiatica. In questo mondiale arrivano altri quattro piazzamenti che portano i due piloti sul podio: Trulli conquista il secondo posto in Bahrain e il terzo posto in Spagna, mentre Schumacher arriva terzo sia in Ungheria sia in Cina. Risultati che fanno conquistare alla Toyota il quarto posto nel Mondiale.
Ma l’entusiasmo dell’ottima stagione si spegne subito l’anno dopo. Nel 2006 arrivano i motori V8 ed entrano in uso le gomme Michelin. Cambiamenti che non fanno bene alla Toyota, che in tutto il mondiale riesce a ottenere solo un podio con Schumacher in Australia, dove chiude la gara sul gradino più basso del podio. L’anno dopo sarà ancora peggio, la scuderia non ottiene nessun risultato degno di nota.
Nel 2008 la scuderia accenna una timida ripresa grazie a Trulli che conquista il terzo posto in Francia e Glock, che nel frattempo aveva preso il posto di Ralf Schumacher, che taglia il traguardo al secondo posto in Ungheria, ma nulla di più. Il team è in crisi di risultati che sembrano non arrivare, nonostante l’alto budget.
L’ultima stagione della Toyota inizia alla grande, la scuderia sembra essere tornata a buoni livelli, prime quattro gare e tre terzi posti conquistati. Questi primi quattro Gran Premi fanno ben sperare per la stagione della scuderia. Invece subito dopo ci fu il crollo, i risultati della Toyota tornano deludenti, sembra accennare una ripresa con due secondi posti a metà stagione, ma il team non era ancora in grado di competere alla pari con le altre scuderie per le prime posizioni.
L’anno dopo ci fu il colpo di scena, la crisi economica costrinse il team al ritiro dalla Formula 1. Vediamo concludersi così l’avventura di una scuderia che avrebbe potuto dominare la Formula 1 per le risorse economiche che aveva a disposizione e invece non è stata in grado di lasciare il segno.
Antonino Andrea Pensabene
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