Ormai manca pochissimo all’inizio della nuova stagione di F1 ESport, che comincerà mercoledì 13 ottobre, con Team e calendario già annunciati nelle scorse settimane. Di competizioni che anticipano la stagione della Pro Championship ce ne sono state parecchie in queste settimane, ma la più rilevante per farsi un’idea di come potrebbe andare l’imminente stagione è sicuramente la Premier Sim Gaming Leagues (PSGL), giunta alla sua ventinovesima edizione. Ed è la più rilevante poiché è infarcita di numerosi piloti che poi ritroveremo anche nella Pro Championship, a partire dal campione in carica Jarno Opmeer, che ha iniziato alla grande la sua stagione vincendo questa competizione con tre vittorie, tre pole e un secondo posto in appena otto appuntamenti, mostrando velocità sia sul giro secco sia abilità nella gestione gomme, caratteristica quest’ultima che gli aveva permesso di fare grande rimonte la scorsa stagione. In ottica costruttori è anche molto importante il secondo posto di Dani Moreno, compagno di squadra del campione del mondo in Mercedes, che si porta a casa una vittoria, due secondi posti e un terzo. Se è vero che la costanza di rendimento anche dello spagnolo può far sperare Mercedes per la vittoria del campionato costruttori, il contatto all’ultimo giro in Austria tra i due mentre erano in lotta per la vittoria, può lasciare presagire un nuovo capitolo del topos delle gare di motorsport, ossia quello dei duelli sopra le righe fra due compagni di squadra. Anche se i due sembrano avere già chiarito tutto e aver messo l’episodio alle spalle, visto che tranne per questo contatto in Austria, Opmeer e Moreno hanno spesso collaborato in maniera ottimale.
La scorsa stagione Aston Martin si è classificata all’ultimo posto, eppure ha scelto di non cambiare nessuno dei propri Sim Driver, puntando evidentemente sulla loro crescita: purtroppo il nostro Daniele Haddad non ha partecipato alla PSGL, ma i suoi compagni di team si, in particolare Blakeley ha fatto molto bene classificandosi al quarto posto in classifica generale con un secondo e un terzo posto all’attivo, oltre ad una pole conquistata nell’ultimo appuntamento, candidandosi ad essere una delle sorprese di questa stagione, e anche lo stesso Shanaka Clay è riuscito a portarsi a casa un podio. Probabilmente non sarà uno di quei team in lotta per il campionato costruttori, ma è ragionevole immaginare che uno step in avanti rispetto alla scorsa stagione Aston Martin lo farà. Chi invece è andato in crescendo durante il corso di questa competizione è certamente il pilota dell’Alpha Tauri Joni Tormala, che, dopo delle prime gare in po’ in sordina, è andato a prendersi una vittoria in condizioni meteo variabili in Olanda e un secondo posto a Silverstone. Difficile dire al momento chi lo affiancherà sulla vettura di Faenza, visto le prestazioni simili fra Job, due piazzamenti fra i primi 10 con l’acuto di un terzo posto, e Dario Iemmulo, che ha ottenuto un solo piazzamento a punti, un settimo posto a Le Castellet, ma avendo corso solo in quattro appuntamenti contro sette del compagno. Non escludiamo neanche che possano alternarsi correndo circa il 50% delle gare uno e il 50% l’altro, supponendo Tormala come punto fermo.
Problema similare anche in Alpine, ossia al momento è difficile capire come saranno le gerarchie all’interno della scuderia, poiché il nuovo innesto, Patrik Sipos, si è dimostrato tanto veloce quanto i due compagni più esperti, Donoso e Longuet, con Sipos e Donoso capaci entrambi di conquistare una vittoria a testa e il francese con invece solo un terzo posto come migliore risultato, ma anche una pole position all’attivo. Per quanto riguarda Red Bull, altra papabile contendente per il titolo costruttori oltre che per quello piloti, l’unico del team a gareggiare è stato Rasmussen, che forse complice l’attenzione non al massimo, visto che comunque si tratta di Pre-Season, si è ritirato in 3 delle 5 gare in cui ha preso parte, ma nonostante ciò ha comunque ottenuto una vittoria e due pole, risultati che ci possono fare affermare che sarà anche lui della partita anche questa stagione. Alfa Romeo non può per ora essere troppo soddisfatta delle prestazioni dei suoi piloti, visto che tutti e tre hanno partecipato alla PSGL, ma ognuno ha ottenuto un solo piazzamento a punti a testa, con la nota positiva del podio di Thijmen Schutte in Austria. Di certo tutti i piloti si saranno tenuti degli assi nella manica in vista della Pro Championship, e sarebbe quindi sbagliato trarre già ora conclusioni affrettate ovviamente, ma è comunque un segnale da tenere in considerazione. Situazione simile troviamo anche in Williams, dove Alvaro Carreton ha ottenuto due piazzamenti a punti su tre gare disputate, Alessio Di Capua un piazzamento su tre manche a cui ha preso parte, ma bisogna dire anche che l’italiano ha avuto parecchia sfortuna con gli episodi in gara, e infine Romanidis, che non ha ottenuto punti nei tre appuntamenti a cui ha preso parte. Per quanto riguarda Haas, Cedric Thome, unico partecipante del team, si è difeso portando a casa due piazzamenti in top ten su otto appuntamenti, che non sono un gran risultato, ma in linea con ciò a cui ci aveva abituato nella scorsa stagione. Mclaren ha partecipato con Idowu e Boroumand, ma che hanno corso solo il primo evento andando entrambi a punti. Tuttavia una sola gara è troppo poco per trarre un qualche spunto di riflessione, sarà quindi necessario aspettare l’inizio della stagione, con la curiosità di vedere anche quello che sarà in grado di fare Bereznay. Di tutte le scuderie, quella che è rimasta più coperta è certamente Ferrari, che ha partecipato con il solo Rookie Domenico Lovece, che sfortunatamente non è mai riuscito a piazzarsi tra i primi 10, lasciando invece per ora a “riposo” i due pezzi da novanta: Tonizza e Leigh. Sicuramente sulla carta la scuderia di Maranello potrebbe competere per il titolo sia costruttori che piloti, ma dovremo aspettare la prossima settimana per vedere cosa ci dirà la pista nei fatti.
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