Al termine di una gara caratterizzata da un improvviso scroscio di pioggia che ha ritardato la partenza ed ha reso l’asfalto di Mandalika particolarmente infido, Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Official WSBK Team) si laurea campione del mondo per la prima volta in carriera in Superbike, rompendo il dominio del rivale Jonathan Rea che durava dal 2015. Al centauro Kawasaki non è bastata una splendida vittoria con sei decimi di vantaggio sul turco, che a poche tornate dal termine ha agguantato mondiale e secondo posto con un bel sorpasso, non senza rischi, sul britannico Scott Redding (Aruba.it Racing-Ducati), che ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio. 4° un ottimo Andrea Locatelli (Pata Yamaha Official WSBK Team), riuscito a beffare l’agguerrita concorrenza del connazionale Axel Bassani (Motocorsa Racing).
6° un buon Michael van der Mark (BMW Motorrad WorldSBK Team), che precede l’iberico Àlvaro Bautista (Honda Racing WSBK Team) ed il gallese Chaz Davies (Team GoEleven). Mercado e Sykes completano la top 10, deludono sia Garrett Gerloff (GRT Yamaha WorldSBK) che Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing-Ducati), rispettivamente 11° e 12° al traguardo. Chiudono la zona punti la Kawasaki di Isaac Vinales, l’italiano Samuele Cavalieri ed il nipponico Kohta Nozane. Ritirato Esteve Rabat (Kawasaki Puccetti Racing).
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