Un primo turno infuocato al Losail International Circuit in Qatar, dove tantissimi piloti hanno assaporato la vetta, fino allo scadere. Tra i tanti che hanno tentato l’assalto per mettersi in luce già da questa prima sessione, a spuntarla è stato il sudafricano Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing). Il pilota KTM ha preceduto la Honda del team LCR, guidata da Taka Nakagami e la Suzuki di Alex Rins che paga un distacco di poco più di un decimo. Non resta a guardare il duo HRC con Pol Espargarò, 4° a precedere un ritrovato Marc Marquez.
Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP) è 6°, seguito da Joan Mir (Suzuki ECSTAR) e Aleix Espargarò (Aprilia Racing), 8° ma comunque con un distacco piuttosto contenuto. Nei dieci c’è spazio anche per Alex Marquez (LCR Honda CASTROL) e Miguel Oliveira con la seconda KTM ufficiale, staccato di sei decimi dal compagno di squadra.
Un po’ in ombra le Ducati: il miglior pilota della casa bolognese è Jorge Martin (Pramac Racing), 12° appena alle spalle del campione del mondo in carica Fabio Quartararo. Brutta caduta (sul finale) in curva 6 per il torinese Francesco Bagnaia. Soltanto 14° Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP); più attardato è il forlivese Andrea Dovizioso (withU Yamaha RNF MotoGP Team) in sedicesima. P20 per Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team).
Dando uno sguardo ai rookies, a primeggiare (a sorpresa) è Remy Gardner (Tech3 KTM Factory Racing), 19° nonostante qualche dolore al polso, infortunato prima dei test. Due posizioni più dietro il compagno di box Raul Fernandez. Scivolata per il romano Fabio Di Giannantonio (22°) con la Ducati del team guidato da Luca Gresini. Chiude la classifica Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team).
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