Il campionato 2022 non è iniziato nel migliore dei modi per Red Bull, che ha visto il ritiro di Max Verstappen in due gare su tre. Se si considerano tutti i motorizzati Honda, i risultati sono ancora più negativi ma, almeno per quanto riguarda le monoposto di Milton Keynes, sembra che i problemi siano legati al sistema di alimentazione della monoposto.
Se il problema avuto in Bahrain era legato a un problema di temperature e pescaggio, quello avuto in Australia sembrerebbe legato ad una perdita di carburante. Proprio per questo motivo, spegnimento e incendio sarebbero avvenuti quasi in simultanea.
Secondo Helmut Marko, i meccanici hanno subito trovato la causa del problema che ha interrotto l’inseguimento tra Leclerc e Verstappen a venti giri dal termine del Gran Premio. Tuttavia, il consulente del team anglo-austriaco non è per nulla soddisfatto dei risultati ottenuti dal team finora: “La questione è molo complessa, ma abbiamo trovato la perdita di carburante. Il problema, comunque, è completamente diverso da quello avuto in Bahrain”
Marko ha poi proseguito: “Purtroppo abbiamo molta strada da fare, ma sicuramente Max ha una monoposto veloce, quindi lotteremo!”
Anche Horner, Team Principal della Red Bull Racing, non è contento di quanto successo: “Vedere un DNF del nostro pilota di punta è sempre frustrante. Sappiamo che è stata una perdita di carburante, e manderemo tutto in Giappone per capire cosa sia successo. In due gare abbiamo perso cinquanta punti nel campionato costruttori e trentasei in quello piloti. Tuttavia, il problema non è collegato con quello avuto in Bahrain. Senza queste noie tecniche, staremmo guardando delle classifiche molto diverse. Siamo ancora all’inizio del campionato, quindi tutti i team hanno molto da fare!”
In casa Red Bull, quindi, la calma fa da padrona nonostante un avvio non scoppiettante del team ma, se non si trovano in fretta delle soluzioni, il campionato potrebbe essere compromesso molto presto.
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