MotoGP | Suzuki vuole lasciare dopo il 2022, ma la Dorna non ci sta!

Un fulmine a ciel sereno scuote il paddock del motomondiale: la Suzuki non vuole proseguire il suo impegno in MotoGP e smetterà dopo questa stagione. Un dietrofront clamoroso per la casa di Hamamatsu che aveva firmato insieme agli altri costruttori il contratto con la Dorna per correre fino al 2026 ma che, invece, dopo l’ultimo incontro del board tenutosi questo lunedì, ha deciso di porre fine al suo programma MotoGP dopo il 2022. La Suzuki era tornata a correre nel 2015 dopo essersi ritirata già nel 2011 e sotto la guida di Davide Brivio aveva vinto il titolo piloti nel 2020 con Joan Mir.

Tuttavia la Dorna Sports, in queste ultimissime ore, ha risposto con toni forti a questa notizia in un comunicato ufficiale che, citando testuali parole, afferma che la Suzuki, alla luce proprio del tipo di contratto firmato con loro, ”non può prendere questa decisione unilateralmente”. Il che lascia presagire che ci sarà da raggiungere prima un accordo con l’ente (e probabilmente delle penali da pagare), che sempre nel comunicato afferma che ”ci sono state tante manifestazioni di interesse nella MotoGP da team Factory e satellite esterni, che hanno riconfermato il loro interesse nelle ultime 24 ore”. Tra esse si fa forte il nome del team Leopard per prendere eventualmente il posto del team nipponico.

Se la Suzuki lascerà ufficialmente il motomondiale o meno, comunque i riders si vedono il loro futuro in bilico, in quanto sia Joan Mir che Alex Rins al momento sono senza sella per il 2023. Per Joan dovrebbe essere solo questione di giorni, dato che dovrebbe affiancare Marc Marquez alla Honda, rimpiazzando dunque Pol Espargaro che dovrebbe guardarsi altrove. Più oscura invece la situazione per Alex che dovrà darsi da fare in pista e fuori per non rimanere fuori dalla griglia per la prossima stagione. Certamente il mercato piloti del motomondiale si accenderà con questa notizia bomba, senza dimenticare del personale del team Suzuki, che ha saputo solo ieri ai test di Jerez della notizia, e del loro fato (possibile uno scenario simile al 2009 con Kawasaki e la Hayate Racing di Melandri?).

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