Dopo il secondo posto nelle qualifiche di ieri Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha) domina senza troppi patemi d’animo il GP di Germania e consolida ulteriormente la leadership nella classifica iridata. Il centauro transalpino ha dominato la corsa dal primo all’ultimo giro, approfittando anche della caduta al terzo giro del poleman Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), vittima di una strana scivolata mentre cercava di tenere il ritmo del rivale della Yamaha.
2° un coriaceo Johann Zarco (Pramac Racing), che nella prima metà di gara ha provato a tenere il ritmo del connazionale Quartararo ma che ha poi dovuto accontentarsi della seconda posizione a quasi cinque secondi di ritardo dalla vetta. Per il terzo gradino del podio Jack Miller (Ducati Lenovo Team), nonostante il long lap penalty, ha vinto una bella battaglia con Aleix Espargaró (Aprilia Racing), facilitato anche da un lungo dell’iberico a poche tornate dal termine. Delusione enorme per Maverick Vinales: l’alfiere Aprilia, per tutta la gara in scia al compagno di squadra, ha dovuto dire addio ad ogni possibilità di podio a causa di un problema all’abbassatore che lo ha costretto al ritiro.
5° un ottimo Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team), addirittura in rimonta su Miller ed Espargaró negli ultimi giri, immediatamente alle sue spalle il convalescente Jorge Martín (Pramac Racing) ed il sudafricano Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing). Soltanto 10° Enea Bastianini (Team Gresini Racing MotoGP), autore di un weekend alquanto opaco e preceduto anche dal compagno di squadra Fabio Di Giannantonio, ottimo 8°, e dalla KTM di Miguel Oliveira, al momento il principale candidato a sostituirlo nel team Gresini. Capitolo altri italiani: Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) ha concluso all’11° posto, deludenti ancora una volta le due Yamaha di Franco Morbidelli ed Andrea Dovizioso, rispettivamente 13° e 14°. Ottimo 12° posto per il rookie Raúl Fernández (Tech3 KTM), che batte il compagno di squadra Remy Gardner, 15° al traguardo. Fuori dalla zona punti ed ultimo l’idolo locale Stefan Bradl (Repsol Honda Team).
Fuori le altre Honda, con Takaaki Nakagami caduto e Pol Espargaró ed Álex Márquez costretti al ritiro per noie tecniche. Scivolato nelle prime fasi di gara anche Joan Mir, alla guida di una Suzuki sempre di più allo sbando. Fuori per incidente anche Darryn Binder (WithU Yamaha RNF).
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