La telenovela dell’estate 2022 di Formula 1 è destinata a durare ancora. Oscar Piastri era stato annunciato dalla Alpine come secondo pilota per la stagione 2023, salvo poi smentita dello stesso pilota australiano sui suoi profili social. Questo perché il 21enne di Melbourne, campione uscente della Formula 2, avrebbe firmato un pre-accordo con la McLaren verso la fine di luglio (guidato dal suo agente ed ex-pilota Mark Webber) per sostituire Daniel Ricciardo, l’altro pilota australiano che potrebbe chiudere con un anno di anticipo il rapporto con la squadra inglese.
Negli ultimi giorni si è trapelata l’indiscrezione della validazione del contratto con il team di Woking secondo il Contract Recognition Board (CRB) della FIA a Ginevra, aprendo dunque a quella che sembrava una risoluzione veloce di questo “giallo”. Tuttavia, la questione pare destinata ad andare lungo: secondo voci riportate oggi dalla Francia sul sito AutoHebdo, il CRB avrebbe ritenuto valido anche il contratto in vigore attualmente con la Alpine e l’opzione per il 2023 che il team di Enstone vorrebbe esercitare su Piastri, cresciuto nella loro Academy negli utra F3 e F2.
Ora si attende quasi certamente il tribunale, dove la Alpine potrebbe fare causa a Piastri e McLaren per far valere il contratto attualmente in vigore o, quantomeno, ottenere un risarcimento. “Al 90% andremo alla Corte Suprema. Se la CRB ci da ragione e lui (Piastri) vuole stare fermo un anno, allora sarà giusto chiedere un risarcimento per tutti quei soldi spesi per prepararlo.”, le parole di Otmar Szfanauer a El Confidencial, con il TP di Enstone che poi ha risposto su un complotto congiunto partito dal trasferimento improvviso di Fernando Alonso alla Aston Martin. “Non ho prove, ma non mi stupirei se tra qualche anno si proverebbe che ci sia stato effettivamente uno scambio di informazioni. Questa è la Formula 1, e qui dico sempre che bisogna comportarsi come se tutti sapessero tutto”.
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