Oggi si consuma una giornata triste per la Formula 1 e il motorsport: il patron della Red Bull, Dietrich Mateschitz, ci ha lasciato all’età di 78 anni appena prima delle qualifiche in programma per il GP Stati Uniti. Una tragedia, riportata per primo da Speedweek, che colpisce il team di Milton Keynes oscurando tutte le polemiche che si portava dietro dal caso budget cap: l’imprenditore austriaco, fondatore della omonima bevanda energetica, è considerato come la mente visionaria dietro il successo della sua azienda.
Prima come sponsor per altri team quali Sauber e poi come team in proprio, egli ha visto la sua creatura crescere fino a diventare uno dei team più vincenti dell’era moderna della F1, nonché una delle strutture di riferimento nel mondo del motorsport. Senza contare inoltre la creazione della Toro Rosso/AlphaTauri e l’immagine creata dal suo marchio che ora viene abbinato al motorsport e in particolare agli sport estremi, facendone di lui “l’imprenditore più di successo in Austria”.
Christian Horner, commosso alla notizia della sua scomparsa, ha parlato di lui davanti ai microfoni prima delle qualifiche: “Era un uomo incredibile. Noi gli dobbiamo tutto. Quello che ha creato e quello che ci ha permesso di fare è incredibile. Gli dobbiamo essere grati per i contributi che ha dato in tutto il mondo, non solo per la F1 ma per tantissimi sport. Aveva una grande passione per quello che facciamo in F1. Avrebbe voluto che noi andassimo in pista e facessimo il meglio possibile e noi oggi lo faremo per lui”.
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