Gp degli Usa, Pagelle: Verstappen una furia ma ad Austin è lo show dei campioni!

I promossi e i bocciati del Gran Premio degli Stati Uniti

GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI Voto 10 Una gara magnifica su un circuito straordinario e, lasciatecelo dire, finalmente senza polemiche legate alle decisioni della Direzione Gara. Le penalità inflitte a Perez, Leclerc e Alonso contribuiscono a dare ulteriore pepe alla gara che, dopo la prima curva, sembrava saldamente nelle mani di Verstappen. Lewis però non lo molla e quando la Red Bull commette un rarissimo errore al pit-stop lui ne approfitta per andare in testa e provare il colpaccio, Max però non vuole lasciare nemmeno le briciole agli avversari e così lo va a riprendere a 6 giri dalla fine. Fantastiche le gare di Leclerc che arriva a podio, Vettel e Alonso con super sorpassi e, nel caso dello spagnolo, un incidente che avrebbe messo KO chiunque tranne lui che invece risale di nuovo fino alla zona punti, poi persa per una penalità. Difficile decretare il sorpasso più bello ma ci sentiamo di premiare la caparbietà e lo spirito di Sebastian Vettel che all’ultimo giro si inventa una manovra da applausi per strappare la P8 al traguardo a uno stoico Kevin Magnussen.

MAX VERSTAPPEN Voto 9 Partiamo da una tirata d’orecchie: un voto in meno perché è inaccettabile il team radio dopo l’errore al pit-stop nei confronti di una squadra che ti ha dato un missile e che è la più veloce al cambio gomme. Se ha queste reazioni adesso, cosa succederà se un domani le cose non dovessero andare più tutte lisce? Per quanto riguarda la gara nulla da dire, solita corsa da cannibale che non sbaglia una virgola e che non vuole lasciare niente agli avversari come dimostrato nei duelli con Leclerc e Hamilton. Con tre gare d’anticipo si appresta a infrangere il record di vittorie in una sola stagione di Schumacher e Vettel, ponendo il sigillo su una stagione semplicemente perfetta.

LEWIS HAMILTON Voto 9 Lewis ha sentito profumo di grande occasione sin dal venerdì quando ha trovato una W13 aggiornata molto competitiva e se in qualifica il distacco è stato importante, come al solito in gara la Mercedes ha avuto le proprie chance grazie a un’ottima gestione gomme. Alla partenza, con Sainz eliminato dal compagno di squadra Russell, si trova subito nel ruolo di anti-Verstappen e infatti non lo lascia mai scappare a più di 3 secondi se non in occasione della chiamata troppo anticipata al primo pit-stop. Prova di nuovo l’undercut in occasione della seconda sosta e l’errore dei meccanici Red Bull gli consegnano quella chance di vittoria che salverebbe la stagione sua e della Mercedes. Purtroppo non tutte le favole hanno un lieto fine e il 7 volte iridato viene ripreso e sverniciato a 6 giri dalla fine. Hamilton però non molla nemmeno in quel momento e per qualche giro prova a restare attaccato a Max, dando però una tirata fatale alle gomme che hanno un crollo negli ultimissimi giri. Una gara perfetta chiusa a un passo da una vittoria che manca oramai da quasi un anno. Altre tre occasioni per provarci e per salvare uno dei suoi tanti record.

CHARLES LECLERC Voto 9.5 Dei tre piloti sul podio era il più stanco e anche il meno felice. Per uno come lui partire 12° ed arrivare 3° non è abbastanza ma la F1-75 su una pista molto più a favore della Red Bull è stata velocissima per tutta la gara, ha accusato sì un degrado importante con l’ultimo treno di gomma media ma è riuscita poi a riprendersi nel finale della gara. Insomma Charles e la Ferrari possono essere soddisfatti visto che l’obiettivo è sì vincere almeno un’altra gara in questo 2022 ma soprattutto sistemare l’usura gomme sulla macchina del prossimo anno. Il monegasco poi non può che essere felice della sua corsa, del sorpasso capolavoro su Perez e della lotta senza quartiere con Verstappen che però aveva dalla sua una velocità di punta a DRS aperto che resta qualcosa di spaventoso.

SERGIO PEREZ Voto 6 Parte 9° e arriva 4°, il che con una macchina come la RB18 è il minimo indispensabile soprattutto considerando che la Safety Car lo aveva messo in terza posizione e con la possibilità di completare la doppietta Red Bull. Checo però non ha la stessa cattiveria di Verstappen e perde il duello con Leclerc, dovendosi poi guardare dall’attacco di Russell. Proprio il duello con la Ferrari, e il fatto che nei giri successivi al sorpasso Checo non sia riuscito a superare Leclerc nonostante fosse sempre a 5-6 decimi e quindi con la possibilità di utilizzare il potentissimo DRS Red Bull, fanno venire il dubbio se la sua RB18 e quella di Max siano effettivamente identiche.

GEORGE RUSSELL Voto 5.5 La Mercedes ad Austin era molto veloce ma a lottare per la vittoria è stato Lewis Hamilton mentre lui ha buttato fuori Sainz con una manovra sconsiderata alla prima curva e poi non è riuscito a passare Perez per la 4° posizione. Magra consolazione il giro più veloce in gara. Mezzo voto in più perché a fine gara è andato non solo da Sainz ma da tutta la Ferrari per scusarsi per l’incidente.

LANDO NORRIS Voto 8 In un weekend difficilissimo per la McLaren porta a casa dei punti che, visto il magro bottino della Alpine, sono oro colato per la Classifica Costruttori. Tiene a galla la McLaren in qualifica accedendo, non senza fatica, alla Q3, in gara parte 6° e arriva 6° ma in mezzo c’è una corsa fatta in rimonta dopo che la prima Safety Car lo aveva fatto precipitare fuori dalla zona punti.

SEBASTIAN VETTEL Voto 10 Non brillantissimo in qualifica, si riprende con una gara che è semplicemente sontuosa. Non solo per il sorpasso capolavoro su Magnussen all’ultimo giro ma perché per larghi tratti della corsa è rimasto incollato al trenino dei top-5 e infatti è tornato a condurre un Gran Premio dopo tanto tempo, gestendo alla perfezione gli pneumatici. Il secondo pit-stop sembra una pietra tombale sulle sue speranze di raccogliere punti importanti e invece lui rimonta come una furia dalla 13° posizione e, grazie alla penalità ad Alonso, raccoglie una straordinaria 7° posizione. Ci mancherai come il pane Seb.

KEVIN MAGNUSSEN Voto 9 Si dice che i meccanici della Haas lo stiano ancora aspettando per il secondo pit-stop. Kevin e il muretto della Haas si inventano una strategia folle che però, grazie alle doti del pilota danese, si trasformano in una splendida 8° posizione. Nessuno scommetteva sulla sosta unica e invece Magnussen non solo l’ha portata a casa ma l’ha fatto con uno stint di 37 giri su gomma media. Mostruoso.

YUKI TSUNODA Voto 7.5 Anche se aiutato da ritiri e penalità, completa una bellissima rimonta dalla 19° alla 9° posizione mentre il compagno di squadra continua a litigare con i regolamenti.

ESTEBAN OCON Voto 5 La zona punti arriva grazie alla penalità inflitta al compagno di squadra ma del suo weekend l’unica cosa da salvare è il bellissimo casco preparato per Austin. Un disastro in qualifica, la squadra gli monta una Power Unit totalmente nuova ma lui non la sfrutta restando nei piani bassi della classifica mentre Alonso fa il buono e il cattivo tempo.

GUANYU ZHOU Voto 6.5 Partito 18° chiude appena fuori dalla zona punti. Non ha nulla da rimproverarsi, semplicemente l’Alfa Romeo in questo finale di stagione è decisamente in crisi.

ALEXANDER ALBON Voto 6 Partito 8° sognava un arrivo a punti ma ha dovuto fare i conti con la realtà e con una Williams che non ne aveva per lottare per i punti.

PIERRE GASLY Voto 5 Si può discutere sull’opportunità della penalità data al francese per non aver rispettato la giusta distanza dietro Safety Car ma una cosa è certa: un pilota dovrebbe sempre tenere ben presente il regolamento, soprattutto in una fase di neutralizzazione come quella della Safety. Butta via la sua gara con un errore stupido.

MICK SCHUMACHER Voto 5 Mentre Magnussen firma un’impresa straordinaria, lui affonda e si allontana sempre di più dalla Haas e di conseguenza dalla Formula 1.

FERNANDO ALONSO Voto 10 Gara perfetta come quella di Vettel, chiusa incredibilmente in 7° posizione al traguardo nonostante un incidente da brivido. Nando si fa passare la paura in un secondo e dall’ultima posizione firma una rimonta super con una macchina sicuramente non in condizioni perfette e, a un certo punto, anche senza uno specchietto. Proprio lo specchietto, dopo un reclamo della Haas, porta a una penalità di 30 secondi che gli fa perdere i punti conquistati. Poco male perché la sua gara ce la ricorderemo tutti per lungo tempo.

DANIEL RICCIARDO Voto 4 Era in pista? Weekend disastroso, speriamo possa lasciare la Formula 1 con prestazioni migliori nelle prossime tre gare.

NICHOLAS LATIFI Voto 5 Non bissa la bellissima prestazione di Suzuka, litiga per tutto il weekend con la sua macchina nel primo settore e chiude ultimo.

LANCE STROLL Voto 5 Strepitoso in qualifica, si ritrova 3° dopo la prima curva e stava facendo una grandissima gara. Butta via tutto con una manovra sconsiderata soprattutto perché guarda nello specchietto e vede che Alonso è già uscito dalla scia e che quindi è tardi per andare a chiuderlo. Fortuna che nessuno si è fatto male.

VALLTERI BOTTAS Voto 5.5 Parte dalla 7° posizione ma si ritrova imbottigliato nel caos alla partenza e perde diverse posizioni. Nella foga di recuperare perde la macchina nello snake e, indirettamente, dà il via allo spettacolo dei giri successivi.

CARLOS SAINZ Voto SV Per la seconda gara consecutiva non riesce a chiudere nemmeno il primo giro e stavolta non è minimamente colpa sua. Rimane la bellissima pole position del sabato.

Immagine in evidenza: © Oracle Red Bull Racing, Twitter account.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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