Dopo quasi un mese di attesa è arrivata la sentenza sul caso Budget Cap: la FIA ha comunicato che l’importo per cui la Red Bull ha sforato il Budget Cap della stagione 2021 è di 1.8 mln di sterline (l’ 1.6% del totale, circa 2.2 mln di dollari) e che la sanzione comminata consiste in una multa di 7 mln di dollari e in una riduzione del 10% delle ore di sviluppo in galleria del vento e nelle simulazioni al computer da qui al 28 Ottobre 2023. La squadra austriaca, che ancora ad Austin rivendicava la propria innocenza, alla fine ha deciso di avvalersi dell’ Accepted Breach Agreement (ABA).
Si tratta di una sentenza che farà sicuramente discutere tra chi la ritiene giusta e chi invece la giudica come troppo velleitaria. La FIA ha spiegato che non c’è stata volontà da parte di Red Bull di agire in malafede e che in ogni momento dell’indagine la squadra austriaca è stata aperta a fornire tutti i dati richiesti dalla Federazione. La violazione consiste nel calcolo errato di 13 voci di spesa ma al contempo la Federazione ha sottolineato che la squadra austriaca ha applicato in maniera sbagliata il credito di imposta e per tale ragione l’infrazione risulta così elevata. Applicando correttamente questo dato lo sforamento del Budget Cap sarebbe di “sole” 432.562 sterline, circa mezzo milione di dollari.
Aspettando le reazioni degli altri team sintetizziamo le parole di Christian Horner nella conferenza stampa, ancora in corso, convocata per le 18.30 presso l’Autodromo Hermanos Rodriguez dove fra poco prenderà il via la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico. Il Team Principal della Red Bull ha affermato che, a suo modo di vedere, la penalità ricevuta è “enorme” poiché “nessun centesimo in più è stato speso sullo sviluppo della macchina” e che la penalità sportiva, comminata alla riduzione di ore di sviluppo prevista dal regolamento per chi vince il Mondiale Costruttori, costerà alla squadra austriaca nella prossima stagione fino a mezzo secondo di prestazione. Ma allora perché, se credeva di essere nel giusto, la Red Bull ha deciso di patteggiare? Ecco la risposta di Horner: “Perché l’abbiamo accettata? Se avessimo tirato per le lunghe il processo amministrativo ci sarebbero potuti volere mesi e, oltre a questo, l’ICA avrebbe potuto richiedere altri mesi. Ci sarebbe potuto volere un periodo di 12 mesi per chiudere la questione. Vista la quantità di speculazioni e cecchinaggi che si sono susseguiti, abbiamo ritenuto che fosse nell’interesse di tutti chiudere i conti. Accettiamo le penalità. A malincuore, ma le accettiamo“.
Horner non ha risparmiato critiche e frecciatine ai rivali dicendo che questa penalità è stata “invocata” dai concorrenti e ha rilanciato la sfida per il prossimo anno con parole al veleno: “La penalità non sarà abbastanza grande per voi. Nemmeno se bruciassimo la nostra galleria del vento sarebbe sufficiente…“.
In chiusura segnaliamo che anche la Aston Martin ha raggiunto un accordo con la Federazione che consiste nel pagamento di una multa di 450.000 dollari comminata per semplici infrazioni procedurali.
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