Max Verstappen infrange il record e con 14 vittorie (per ora) è il pilota ad aver vinto più gare in una singola stagione, lo fa dominando un Gp del Messico mai stato in discussione che si è risolto sostanzialmente alla partenza. Max infatti è scattato benissimo e ha subito iniziato la sua fuga verso la bandiera a scacchi. Dietro di lui ha concluso Lewis Hamilton che nel primo stint ha provato a tenere il passo del rivale olandese ma che si è poi dovuto arrendere e ha dovuto piuttosto guardarsi dal ritorno di Sergio Perez che ottiene un bel podio davanti al pubblico di casa.
Quarta posizione per George Russell che si è fatto superare nelle prime curve prima da Hamilton e poi da Perez e non ha mai avuto il passo necessario per lottare per il podio, giro veloce per lui utile alla Mercedes per rosicchiare più punti possibili alla Ferrari. Le Ferrari hanno corso una gara anonima nella terra di nessuno con Sainz 5° e Leclerc 6° che si sono dati battaglia nelle prime curve del Gran Premio per poi portare le macchine al traguardo lontanissimi dai primi quattro. L’impressione è che la Ferrari, considerati i problemi di affidabilità e l’aria rarefatta del circuito messicano situato in altura, abbia effettivamente corso con una mappatura molto conservativa per evitare di incappare in un ritiro che avrebbe permesso a Mercedes di avvicinarsi ancora di più in Classifica Costruttori.
7° posizione per uno splendido Daniel Ricciardo che grazie a una strategia aggressiva ha allungato tantissimo il primo stint su gomma media montando poi la morbida al giro 45. Daniel è stato penalizzato di 10 secondi per un contatto con l’Alpha Tauri di Tsunoda ma è riuscito ugualmente a mantenere la posizione su Ocon grazie a dei giri conclusivi superlativi.
Chiudono la zona punti il francese della Alpine, la McLaren di Norris e l’Alfa Romeo di Bottas che ritrova la zona punti dopo tante gare. Gli altri piloti al traguardo, nell’ordine, sono: Gasly, Albon, Zhou, Vettel, Stroll, Schumacher, Magnussen e Latifi. Ritirati invece Fernando Alonso per un problema al motore (dal rumore e dall’esplosione probabilmente il turbo) e Yuki Tsunoda per le conseguenze dell’incidente con Ricciardo.
Come detto la gara non è stata particolarmente emozionante e non è mai stata in discussione, vista l’assenza di Safety Car. Il prossimo appuntamento per la Formula 1 è fra due settimane sul circuito di Interlagos per il Gran Premio del Brasile.
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