La Dakar 2023 è partita e, assieme alla più suggestiva e complessa manifestazione del mondo, inizierà anche il nuovo anno. Sarà infatti il primo gennaio 2023 il primo giorno di gara nella sua totale valenza agonistica.
I 13 chilometri di oggi, infatti, erano valevoli solo per stabilire l’ordine di partenza di domani, primo vero giorno di gara. Proprio i pochi chilometr di oggi sono stati sfruttati da piloti, copiloti e meccanici per ritrovare feeling non solo comunicativo ma anche con i mezzi che percorreranno i quasi 5.000 chilometri di fondi irregolari, passaggi difficili e ogni altra insidia possibile dallo START di Sea Camp al FINISH di Dammam.
Moto: si riparte da Price
L’australiano, pilota KTM e vincitore nel 2019, ha impiegato poco più di 8 minuti per percorrere i 13 chilometri di anello della tappa odierna. Price ha staccato di appena un secondo il connazionale della GasGas, Daniel Sanders. Chiude il podio di giornata, Ross Branch, seguito da Barreda Bort e dall’argentino Kevin Benavides. Solo settimo l’austriaco Matthias Walkner, mentre per trovare Sam Sunderland e Pablo Quintanilla dobbiamo scendere fino alla decima e alla dodicesima posizione di tappa.
Auto: Ekstrom riparte alla grande
Lo svedese, costretto al ritiro lo scorso anno, riparte alla grande, vincendo il prologo e staccando di appena un secondo Seabstien Loeb e di 11 secondi il compagno di squadra e leggenda della competizione Stephane “Monsieur Dakar” Peterhansel.
Quarto tempo di giornata per il vincitore della passata edizione, il qatariota Nasser Al-Attiyah.
Sesto tempo per Sainz, che precede Al Rajhi, Przygonski, Terranova e Lategan.
Quad: Giroud riprende da dove aveva lasciato
Il francese Alexandre Giroud riparte vincendo. Il trionfatore della passata edizione, ha staccato Marcelo Madeiros di appena un secondo e Vila Vaques (che corre senza assistenza) di 12 secondi. Quarto tempo per Manuel Andujar, mentre il secondo classificato della passata edizione, l’argentino Francisco Moreno Flores, è solo dodicesimo.
Camion: Macik si candida a dominare l’anno senza Kamaz
Il pilota della repubblica ceca ha portato nel tempo più breve il suo Iveco Powerstar dalla partenza al traguardo della tappa odierna. E sarebbe un eccellente risultato se ottenuto qualche anno fa con in campo la corazzata Kamaz pronta a difendere i propri titoli a spada tratta. Invece, nell’anno che non vedrà in campo nè Maz nè Kamaz, questo risultato è solo ‘grande’. Il pilota della repubblica ceca, quest’anno può davvero coronare il proprio sogno di vincere la Dakar, in una classifica praticamente monomarca e con poche insidie da cui difendersi: il Tatra di Soltys (quarto al traguardo), il Praga di Loprais (sesto al traguardo), i Renault di Huzink e De Baar (ottavo e nono nella tappa odierna) e pochi altri camion di team privati. Il ceco, che può contare anche sull’appoggio della casa italiana, potrebbe essere davvero diventato l’uomo da battere in questa edizione della Dakar che non vedrà in campo i campioni in carica.
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