FRANCESCO BAGNAIA, 10: Il numero #1 sul cupolino parla chiaro, ma il bilancio di questo primo fine settimana è ancora più esplicativo. Il torinese parte con il botto, massimizzando il risultato prima nella gara sprint, ripetendosi poi alla domenica, dove ha dovuto faticare ancor meno. Una maturità ed un controllo nella gestione di gara schiacciante, al momento parrebbe non esserci spazio per alcun rivale. Uomo da battere
MAVERICK VINALES, 8: Lo spagnolo è finalmente pronto ad esprimere e concretizzare il suo potenziale in sella ad un’ancora più affinata RS-GP ed il podio di oggi lo dimostra. Al momento lui e la sua Aprilia sono senza dubbio la seconda forza del campionato, dove sarà senz’altro protagonista, caricato anche dalle gerarchie interne, ribaltate attualmente in suo favore. Raggiante
MARCO BEZZECCHI, 7.5: Nonostante un sabato amaro, in cui dimostra i limiti della sua giovane età, nel giorno che conta il pilota italiano del team Mooney si riscatta al meglio, centrando un fantastico podio, frutto di una gara pulita e con un passo sempre costante. Top rider
JOHANN ZARCO, 6.5: Il francese chiude il Gran Premio del Portogallo al quarto posto, ma da vincitore al photofinish della spettacolare battaglia delle ultime tornate con Alex Marquez e le KTM. Per lui un’ottima prestazione (nonostante una partenza al rallentatore), frutto di una sapiente gestione delle coperture, a differenza dei suoi diretti rivali. Gran finale
ALEX MARQUEZ, 7: Gara intensa e dura per il campione spagnolo, sempre in bagarre per tutta la durata della corsa, ricompensata però da un’ottima P5 al traguardo finale. Il passaggio alla Ducati del team Gresini gli ha restituito il sorriso. Nuovo inizio
BRAD BINDER, 6.5: Nemmeno il torcicollo ed un compagno di squadra veloce come Jack fermano il sudafricano dal portarsi a casa un ottimo risultato. Il copione è lo stesso delle passate stagioni: qualifica difficile, buona partenza ed una rimonta schiacciante. Asso nella manica
JACK MILLER, 7: La separazione con Ducati sembrava condurre all’epilogo della sua carriera, invece ‘Jackass’ pare abbia trovato la sua dimensione proprio in sella alla moto austriaca, già dal weekend d’esordio. I risultati parlano chiaro: primo posto nelle FP2 ed un bottino di ben 15 punti conquistati. Outsider
FABIO QUARTARARO, 5: Se nella passata stagione l’alfiere Yamaha coglieva la prima vittoria stagionale, a distanza di un anno le cose sono decisamente cambiate, o meglio rimaste invariate, raffrontandosi ai notevoli passi avanti di quelli che un anno fa erano inseguitori. La situazione è piuttosto chiara anche al francese, consapevole dell’inferiorità dei suoi mezzi. La dura realtà
ALEIX ESPARGARO, 5.5: Fine settimana con alti e bassi per il rider Aprilia, veloce, ma come spesso accade coinvolto nelle battaglie fuori e dentro la pista. I prossimi round ci diranno se sarà in grado di inserirsi nella lotta per il titolo; intanto gli tocca inseguire, tra i tanti, anche un nuovo avversario, il compagno di squadra. Spalle larghe
ALEX RINS, 6: Giornate difficili per il pilota di casa LRC Honda, frustrato e rassegnato, alla guida di una Honda che proprio non sente sua. In gara cerca di guidare il più pulito possibile, cercando di gestire ottimamente le coperture e ciò gli consente di fare la differenza, soprattutto nel finale, dove riesce a cogliere un’inaspettata top ten. Meglio del previsto
JOAN MIR, 4.5: Nella gara sprint centra Fabio, conquistando uno zero ed un Long Lap Penalty nella main race, dove è confinato stabilmente ai margini della zona punti, da cui risale soltanto grazie a sfortune altrui. Da dimenticare
TAKAAKI NAKAGAMI, 5.5: Il confronto con un talento cristallino come quello di Rins, esordiente sulla moto giapponese, è piuttosto schiacciante, considerando che insieme a Marc, Taka è il miglior conoscitore delle peculiarità della RCV. Porta a casa un discreto bottino di punti, prediligendo la ragione ed il controllo alla foga che l’ha spesso tradito in passato. Giusto approccio, ma non basta
FRANCO MORBIDELLI, 3: Nuova stagione, ma soliti problemi per il romano di casa Yamaha che in Portogallo non è riuscito andare oltre la 14esima piazza nella gara domenicale. L’avvio che nessuno sperava nei box della casa di Iwata. Solito copione
AUGUSTO FERNANDEZ, 6: Esordio tutto sommato positivo per il Campione del Mondo in carica della Moto2. In sella alla sua KTM, marchiata GASGAS, lo spagnolo si è comportato positivamente, lottando, ma senza commettere alcuna sbavatura. Buona la prima
RAUL FERNANDEZ, 3: Il talento cristallino di Raul, sotto gli occhi di tutti nella middle class, parrebbe ora in discussione con tutte le difficoltà che si sono riproposte anche in sella ad una moto competitiva quale la RS-GP in versione 2022. Il tempo potrà darà ragione alle scelte del team RNF, ma per ora è un grande no! Bocciato
LUCA MARINI, 1: Weekend peggiore non poteva profilarsi per il ducatista, protagonista nel contatto al sabato con Enea e ancora una volta a terra nella main race della domenica. Disastro
JORGE MARTIN, 8: Dopo il secondo posto nella sprint, Jorge era partito con grandi aspettative per la gara, contro ogni pronostico per lui, durata solo pochi minuti, centrato da Marquez. Nonostante lo sfortunato epilogo, in cui ha rimediato anche la frattura di una dito, il pilota di casa Pramac è un serio candidato al titolo 2023. Nel posto sbagliato al momento sbagliato
FABIO DI GIANNANTONIO, 2: Poche scuse per il pilota romano, costantemente fanalino di coda della griglia. In gara va ancora peggio, in un contatto perde un’aletta e per problemi fisici è subito dopo costretto al ritiro. Buio
MARC MARQUEZ, 4: Dopo la giornata magica di sabato dove ha conquistato un’inaspettata pole position ed una meritata terza piazza, in gara il #93 combina un clamoroso disastro, peccando di foga, colpendo in staccata Martin ed Oliveira. Apprezzabile la sua voglia di colmare con una guida sempre al limite, le difficoltà della sua Honda, ma tutto ciò non è assolutamente giustificabile. Nell’incidente ha rimediato una frattura al primo osso metacarpale e ben due Long Lap da scontare nel prossimo appuntamento, se ovviamente riuscirà a presentarsi in griglia a Termas. Too much
MIGUEL OLIVEIRA, 8: Il Miguel incostante e scontento sembrerebbe ormai un lontano ricordo con il passaggio in sella alla brillante RS-GP. Veloce durante tutto il weekend, nonostante qualche sbavatura nella sprint, è però colpito della sfortuna alla domenica, trovandosi bersaglio nella staccata kamizake di Marc. Un gran peccato, in una gara in cui poteva ambire tranquillamente al podio e forse a qualcosa in più. L’ira portoghese
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