Vince Frederik Vesti a Montecarlo al termine di una gara piuttosto blanda nell’andamento, ma non senza colpi di scena. Partenza ottima del danese, ma dietro di lui va subito in scena un quasi scontro fratricida tra Martins e Pourchiare. Il primo mette quasi a muro il compagno, dimostrandosi più concentrato a non subire il sorpasso piuttosto che a farlo. Un’irruenza che pagherà più avanti, ma la sua manovra non viene neppure attenzionata dalla Race Direction. Vesti allunga, fa giri veloci in serie e si mette così al riparo da possibili attacchi.
Al giro 9 cominciano invece i problemi per il padrone di casa Arthur Leclerc (confermando una sorta di ”maledizione” di chi è nato a Montecarlo) con la vettura che denuncia problemi ai freni. Inevitabile il ritiro 2 giri dopo e ultimo posto.
Tentativi di rimonta del leader del mondiale di F2 Iwasa che risale all’ottavo posto, ma rimane lì impotente come solo Montecarlo sa farti essere.
Tra il giro 8 e il 15 si hanno i pit stop di quelli che hanno iniziato con le Super Soft. Nel frattempo Vesti allunga ancora sul duo Martins-Pourchaire portando sui quasi 4 secondi.
Dopo la tornata delle soste Bearman (inseguitore della leadership in F2) esce al giro 15 davanti al rivale Iwasa. Tuttavia l’idillio dura poche curve e un errore prima del Lowes lo rimette dietro a chi la F2 la stava guidando. Il pilota britannico fatica a mettere subito in temperature le gomme e il giapponese scappa. Non solo, si deve anche difendere da un gruppetto di piloti (tra cui Daruvala) che lo insidiano. Sarebbe tuttavia virtualmente nono, non male per chi partiva P16 qui a Montecarlo.
Al giro 19 saluta la gara Fittipaldi per rottura del motore.
Al giro 21 la penalità per Hauger per il taglio della Sainte Devote al giro 1. Un pochino lunghi i commissari di Montecarlo nel decidere.
Sembra tutto ormai stabilito con Vesti serenamente al comando. Ma al giro 22 arriva il colpo di scena. In entrata al Massenet il pilota della UNI-Virtuosi Jack Doohan perde il posteriore. L’impatto è forte e la macchina finisce in mezzo alla pista e poi in fiamme nel posteriore. Motivo? Rottura ala anteriore prima della Anthony Noghes.
Safety Car e poi bandiera rossa (dopo i pit di tutti, disastroso quello del povero Pourchaire) con investigazione per Martins causa non possibile rispetto di doppie bandiere gialle. Vesti quindi si vede annullare quanto fatto e la F2 può veder cambiare ancora tutto.
F2 sprint alla ripartenza. Vesti comanda e vince, Martins sbaglia.
Si riparte alle 10:46 italiane (poco più di una ventina di minuti dopo) dietro a Safety con sempre a comandare Montecarlo Frederik Vesti davanti a Martins e Puorchaire. La gara scorre liscia con Iwasa e Bearman che si sono sdoppiati, ma ormai troppo lontani per rientrare davvero in corsa.
Vesti macina giri veloci e saluta tutti, mentre arriva la doccia gelata per Martins. A pochi minuti dalla fine della gara (che termina per tempo e non per i 42 giri previsti) si becca un Drive Through meritatissimo come si evince dai replay mostrati. Ennesimo errore di irruenza per lui che sta buttando un sacco di punti da Jeddah e qui getta via l’opportunità di salire sul prestigioso podio di Montecarlo. Rientra P8 dietro a un sorprendente Stanek che da ultimo si ritrova settimo grazie a strategia e circostanze.
Non accade più nulla (tranne 5 secondi di penalità a uno spento Novalak) e Vesti vince dominando la Feature Race di Montecarlo. Attacco invece, post gara, da parte di Pourchaire arrivato secondo verso Martins per quello capitato al giro 1. Chiude il podio Maloney con la sua Rodin Carlin.
Festeggia la Prema che si prende la testa dei costruttori grazie alla bella vittoria del danese e Vesti che diventa leader di una F2 che si dimostra tutt’altro che scontata.
Come Vesti stesso ha detto a fine gara che cosa conterà di più in questo campionato sarà la costanza nel weekend. Gli avversari sono avvertiti.
Ottima partenza che mi ha aiutato a gestire la gara
Frederik Vesti post gara F2 Montecarlo 2023
Gara difficile fisicamente. Sfortunatamente alcuni piloti (Martins ndr) sono troppo aggressivi e sono sorpreso.
Pourchaire P2 nella Feature Race e nel Mondiale
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