La Toyota si riscatta dopo Le Mans e vince con la #7 la 6H Monza, ma deve sudare fino alla fine dopo un duello infuocato con la Ferrari. Dalla partenza fino al traguardo, la GR010 e la 499P si equivalgono e ne escono con sorpassi continui, strategie diverse e anche alcuni contatti sopra le righe. Alla fine ha avuto la meglio la vettura di Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez che ha prevalso dopo le ultime soste sulla Ferrari #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, che chiude comunque in un buon secondo posto, accolta dai tantissimi tifosi del Cavallino venuti all’Autodromo.
Gara più nervosa invece per le due vetture sorelle, con la Toyota #8 che tampona la Ferrari #51 alla partenza e poi causa l’incidente e il ritiro della Aston Martin #777 della D’Station Racing, prendendosi due passaggi obbligati ai box. Alla fine, comunque, l’equipaggio di Buemi-Hartley-Hirakawa chiude quarta davanti a Calado-Giovinazzi-Pier Guidi, quinti sulla seconda Hypercar di AF Corse. Davanti a loro, sorride finalmente la Peugeot che con la #93 di Di Resta-Menezes-Vergne conclude al terzo posto e conquista il primo podio per la 9X8, esattamente un anno dopo il suo debutto proprio a Monza.
Continuano a faticare in gara le Porsche con la #5 e la #6 di Penske Motorsport che chiudono in sesta e settima posizione, mentre la #38 della JOTA è nona dietro anche alla Glickenhaus #708. Da segnalare un debutto dolceamaro per la 963 LMDh della Proton Competition che era passata addirittura condurre per qualche giro la gara dopo le safety car per i vari incidenti nelle altre classi, salvo però non vedere la bandiera a scacchi per un problema tecnico che ha costretto loro al ritiro. Fuori con loro anche la Oreca LMP2 #10 di Vector Sport e le Ferrari #57 GTE Am di Kessel Racing dopo i rispettivi incidenti. Anonima la Cadillac #2 che chiude al decimo posto dopo una gara travagliata.
Parlando delle relative classi, anche la LMP2 ci regala forti emozioni e qualche toccata di troppo. Alla fine vince la JOTA #28 con Pietro Fittipaldi, Heinemer-Hansson e Oliver Rasmussen, seguita dalla Alpine #36 che conquista il suo primo podio della stagione e il Team WRT #41 in terza posizione che si prende il comando della classifica di categoria. Quinto posto per i vincitori di Le Mans della Inter Europol Competition #34 che rimangono pienamente in lotta, gara non eccezionale per la Prema, con i prototipi #63 e #9 del team italiano che chiudono in settima e nona posizione di classe.
In GTE Am invece arrivano i primi verdetti subito dopo il podio. C’è una tripletta Porsche al Tempio della Velocità con al #77 di Dempsey-Proton Racing (Andlauer-Rier-Pedersen) che vince la gara davanti alle vetture #60 di Iron Lynx (Cresson-Picariello-Schiavoni) e #86 di GR Racing (con Pera). Solo quinte le Iron Dames #85 dopo una gara non pulita, ma davanti a loro festeggiano Ben Keating, Nicky Catsburg e Nico Varrone insieme alla Corvette Racing #33 che, con il quarto posto odierno, conquista l’ultimo titolo mondiale dell’era GTE con ben due gare d’anticipo!
Il WEC tornerà dopo la pausa estiva ad inizio settembre quando il paddock si trasferirà in Giappone, terra del Sol Levante, per la 6H Fuji, gara storica del mondiale endurance e appuntamento di casa per la Toyota.
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