Succede di tutto
Vince la Feature Race ancora il pilota della Virtuosi Jack Doohan. Lo fa di strategia, di fortuna, ma anche di convinzione contro un cliente scomodissimo come Theo Pourchaire. Una gara dalle mille follie e dai mille colpi di scena.
Il primo e più clamoroso arriva ancora prima che le vetture fossero schierate. Vittima il leader del Mondiale Frederik Vesti che sul rettilineo del Kemmel e poco prima di imboccare Les Combes si gira e schianta. Per lui nessun avvio di gara e consapevolezza che dovrà salutare la leadership iridata.
A fregarsi le mani è Pourchaire che infatti ha uno scatto fulmineo che lo issa fino al secondo posto dietro al compagno del rivale. Questo lo porta a poter fare una gara sia di attacco che strategica per guadagnare quanti più punti possibili.
Neanche il tempo di completare il primo giro che la Safety Car, altra grande protagonista della Feature Race di Spa, ə già costretta a scendere in pista.
Difatti arriva il secondo colpo di scena per importanza con Iwasa che in uscita da Les Combes (altra attrice notevole di questa gara) sbanda e colpisce un incolpevoleHauger. Arriva il ritiro per il nipponico che fallisce l’opportunità di accorciare su Vesti, mentre Hauger viene spinto dai commissari e riparte, ma dopo qualche tornata rientra ai box per il ritiro.
Alla ripartenza continuano i contatti a Les Combes con Fittipaldi e Malooney che non si comportano proprio da compagni di squadra.
Grande spavento anche per Leclerc che in un contatto si gira a Eau Rouge e per poco non colpisce le barriere.
Anche il leader della gara e Pourchaire si sfiorano e vanno larghi a Les Combes che in questa Feature Race di Spa si dimostra davvero ispirante per i contatti.
Attenti ai pit
Non appena cominciano le prime chiamate ai box e la sostituzione dei pneumatici, cominciano gli altri effetti speciali. Con pista umida, pit lane non gommata e gomme fredde accade qualsiasi cosa.
Prima Novalak va lungo in uscita dai box (penalizzato di 5 secondi) e poi Hadjar (gara da dimenticare per lui) va addirittura contro il muro rompendo l’ala anteriore causando una brevissima Virtual Safety Car.
Al giro 15 cambia tutto con Bearman e Pourchaire che rientrano. Alla ripartenza e durante la sosta l’ART è più sveglia della Prema e mettono il francese davanti. Rimane fuori Fittipaldi che era terzo per provare un overcut sui due, ma si rivela una mossa sbagliata che lo porta addirittura in P5.
Il contatto tra Crawford e Correa invece serve l’assist che risulta decisivo per il vincitore di oggi Jack Doohan che era partito undicesimo. La Safety Car gli consente una sosta con gli altri che sono ovviamente rallentati. Monta la Soft per la strategia inversa che aveva ed esce alle spalle del solo Pourchaire e davanti a un Bearman ancora tramortito.
Vincere aiuta a vincere
Al giro 23, il secondo dopo rientro della Safety, Doohan sferra l’affondo decisivo e prende il comando. Un brivido per Pourchaire che nel tentare un controsorpasso a momenti tocca l’australiano.
Chi va al contatto sono invece Bearman e un già penalizzato Martins sempre a Les Combes. Il pilota ART va lungo e rientra terzo. Follia invece del pilota Prema che con questo errore di valutazione saluterà il podio a favore del vincitore della Sprint di ieri Fittipaldi che nel finale riesce a superare Malooney.
Non accade più nulla e quindi vince Jack Doohan che si conferma dopo la Feature Race di una settimana fa in Ungheria.
Sì certo sono stato fortunato con la Safety e prendo questa fortuna a mani aperte. Mi restituisce e compensa la sfortuna di venerdì. Il sorpasso è stato più difficile di quanto credessi
Il vincitore Jack Doohan nella Feature Race
Chi sorride di più è tuttavia Pourchaire che si innalza al primo posto nel Mondiale con 12 punti di vantaggio su Vesti a sole 3 gare dalla fine.
Grande weekend per me. È ancora lunga e mancano 3 gare, ma èmeglio essere in questa posizione.
Il leader di F2 Pourchaire dopo la Feature Race di Spa
Festeggia anche Fittipaldi che prende il secondo podio in due giorni con la vittoria di ieri.
È la rivincita dei figli d’arte che arrivano primo e terzo dimostrando di essere dove sono non per il cognome importante ma per qualità.
A mangiarsi le mani sono Iwasa e soprattutto Vesti che hanno salutato subito questa Feature Race in Belgio. Si dice che SPA sia l’università delle quattro ruote. I due candidati al titolo sono andati ben lontani da ricevere almeno quel 18 per passare l’esame.
A 3 gare dalla fine manca ancora un vero padrone del Mondiale che tra errori, contatti e ribaltamenti si dimostra ancora apertissimo per almeno 5 papabili contendenti. Ora arriva la pausa, ma al rientro con Zandvoort e Monza potremmo arrivare alla tanto ambita sentenza.
Buone ferie a tutti gli appassionati e agli addetti ai lavori di questa F2.
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