MARCO BEZZECCHI, 9 | Speronato al sabato dal compagno di squadra, il pilota del team Mooney VR46 trova la giusta grinta per risalire la classifica e mettere in atto una fantastica rimonta fino al quinto posto al traguardo. Alla domenica, quando la fortuna gira dalla sua parte, la strada per la vittoria è più che spianata e i sogni iridati meno lontani. Terra bruciata intorno
JORGE MARTIN, 9 | La gara domenicale dello spagnolo del team Prima Pramac (dominatore della Sprint Race) non è affatto facile: costellata da problemi di tenuta fisica e lo sfortunato fastidio alla cerniera della tuta che ha dovuto sistemare ad oltre 200 km/h. Tutto ciò non gli impedisce però di concludere la corsa al secondo posto, difendendosi egregiamente da un rimontate Quartararo. Questione di lucidità, la stessa che gli ha consentito di ridurre il gap da Pecco in classifica a sole 13 lunghezze. Di nuovo in corsa
FABIO QUARTARARO, 7.5 | Un tracciato nuovo è sempre l’occasione per far emergere il talento, rispetto ai mezzi tecnici che in tal caso passano un po’ in secondo piano. Un Campione del Mondo come Fabio non delude le aspettative, conquistando un podio che è una boccata d’aria fresca in una stagione davvero sottotono. Qualcosa di nuovo
BRAD BINDER, 6.5 | Il sudafricano non smentisce la sua indole neppure su un circuito complesso come quello di Buddh che vede le moto austriache soffrire, ma non quella del #33, capace di condurre la sua RC16 ai piedi del podio. Attacco (ad una punta)
JOAN MIR, 6.5 | Complice una Honda più agile che mai, in questo 2023 nero per la casa nipponica, il #36 riesce a riscattare lo zero del sabato, in una gara domenicale combattuta, in cui riesce sorprendentemente a strappare il suo miglior risultato stagionale: un bottino di punti vitale per la sua classifica. Exploit
JOHANN ZARCO, 5 | Dopo l’annuncio del passaggio in Honda LCR a partire dalla prossima stagione, il rider francese parrebbe essersi rilassato, come se non dovesse dimostrare più nulla a nessuno. Anche nel fine settimana indiano è prima vittima di una caduta al sabato, mentre circa ventiquattro ore dopo è protagonista di una gara anonima, chiusa al sesto posto, ma senza alcun sussulto. Niente di speciale
FRANCO MORBIDELLI, 6 | Quando le cose girano per il verso giusto e Yamaha lo asseconda, il pilota italo-brasiliano è capace di mostrare il suo vero potenziale, costruendo una solida prestazione che in India arriva assieme ad una ritrovata serenità mentale, ristabilita dall’accordo ufficiale con Ducati Pramac. Sogni tranquilli
MAVERICK VINALES, 5.5 | Il circuito di Buddh è un duro banco di prova per la moto di Noale che nelle mani del pilota spagnolo riesce a funzionare soltanto nel warm-up che precede la gara. Le aspettative alla vigilia della main race vengono però subito vanificate alla prima curva, dove il #12 resta coinvolto nella confusione del gruppone. Rientrato in pista 20°, è protagonista di una lenta ma convincente rimonta che lo porta a tagliare il traguardo in P8. Meglio tardi che mai
MARC MARQUEZ, 6 | Il podio nella Sprint Race fa sognare una domenica in grande, ma purtroppo il pilota del team HRC è costretto a fare i conti con i fantasmi del passato e con una Honda che è soltanto il restyling di un edificio ormai abbandonato. In gara scivola, riprendendo però subito la moto e chiudendo mestamente in nona posizione. Poco spazio alle illusioni
RAUL FERNANDEZ, 6 | Il pilota del team RNF sta ripagando la fiducia ed il tempo che gli è stato dato dal team, compiendo grandi progressi e passi in avanti, anche su un circuito ostico come quello indiano. Nel fine settimana di Buddh è costantemente davanti ad Oliveira, ma soprattutto con un buon bottino di punti in tasca. Diesel
TAKAAKI NAKAGAMI, 6 | Il pilota nipponico, fresco di riconferma nella compagine di Lucio Cecchinello, trova il giusto spunto su un layout complesso come quello del circuito indiano per conquistare ben cinque punti e un po’ di confidenza in più, in sella ad una moto che è pronta a scaricarlo nella ghiaia ad ogni curva. Meglio del solito
MIGUEL OLIVEIRA, 5 | Fine settimana nei punti, ma di estrema sofferenza per il portoghese, mai in grado di guidare al meglio la sua RS-GP sul tortuoso circuito di Buddh. Testa al Giappone
POL ESPARGARO, 5.5 | Il rider del team GASGAS Tech3 non riesce ad andare oltre il 13° posto al traguardo indiano. Un fine settimana di sofferenza, soprattutto psicologica, considerando l’eventualità che lo vedrebbe farsi da parte per lasciare posto a Pedro Acosta. Elephant in a room
JACK MILLER, 3 | La distanza breve della Sprint lo aiuta a mettere una pezza alla solita situazione che si presenta poi ogni domenica, nella consueta gara che vede lottare con il posteriore man mano che i giri passano. A peggiorare ancor più la sua prestazione questa volta ci pensano i contatti in curva 1, a cui è spesso invitato d’onore. Non ci siamo
STEFAN BRADL, 6 | Il tedesco riesce a strappare a Michele Pirro l’accesso in zona punti, obiettivo sempre gradito anche nel suo ruolo da tester o meglio, sostituto di Alex Rins. A punti
MICHELE PIRRO, 4 | Il difficile fine settimana in india del pilota pugliese, sostituto di Enea Bastianini, termina con un sedicesimo posto, nonché ultimo sulla linea del traguardo. Comparsa
FABIO DI GIANNANTONIO, SV | Quando stava disputando una delle sue migliori gare stagionali, viaggiando stabilmente in ottava posizione, il pilota romano del team Gresini si è dovuto piegare ai forti dolori alla spalla che non gli hanno consentito di terminare la sua corsa. A denti stretti, ma non troppo
FRANCESCO BAGNAIA, 1 | Lo zero dell’India è una doccia fredda per il pilota torinese che a differenza dei suoi colleghi pecca di lucidità e umiltà, commettendo una distrazione in un momento cruciale della gara. Complice la caduta, Bagnaia fa un doppio regalo in classifica ai suoi inseguitori, perchè Martin si riporta a -13 e sole 44 sono le lunghezze che lo separano da Marco Bezzecchi. Da ragioniere a sprecone
ALEIX ESPARGARO, SV | Tutto quello che poteva andare storto va storto nel fine settimana indiano: in Q2 è vittima di un errore del box che non gli consente di migliore nel finale di sessione con i toni che si alzano e la tranquillità che si perde. Alla domenica va ancora peggio con la RS-GP che tutto d’un tratto si ammutolisce con il motore KO. Che colpa ne ho!
AUGUSTO FERNANDEZ , SV | Un problema tecnico pone fine alla gara del pilota GASGAS dopo poche tornate è costretto al ritiro. Un vero peccato considerando il potenziale mostrato al sabato. Out
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