FRANCESCO BAGNAIA, 8.5 | In MotoGP tutto può succedere (con un pizzico di fortuna) e questo Pecco lo sa bene, ritrovatosi da uno svantaggio di 7 lunghezze a +18 in meno di 24 ore. Non basta però aggrapparsi alle sventure altrui, bisogna essere concentrati e lucidi, ma soprattutto avere la stoffa del Campione che anche oggi il ducatista ha dimostrato di possedere con una fantastica, quanto accorta rimonta dalla P13 alla prima posizione al traguardo finale. Local Hero
MAVERICK VINALES, 9 | Quarto al traguardo della Sprint, lo spagnolo riesce a fare il salto di qualità nel Warm Up che gli da la giusta carica per puntare alla vittoria alla domenica. Nonostante una guida più che al limite, a mettergli i bastoni tra le ruote ci hanno pensato due ducatisti: prima Jorge, fuori a metà gara e poi Pecco, contro cui non ha potuto porre resistenza, nonostante un arrivo in volata. Scelte giuste
FABIO QUARTARARO, 8 | Arriva un tracciato più scorrevole e congeniale alle peculiarità tecniche della sua M1 ed il campione francese non si fa trovare impreparato. Nella domenica a Mandalika mette in mostra il miglior passo gara, chiudendo sul podio, a soli 4 decimi dalla Ducati di Bagnaia. Tra lui e la vittoria soltanto ci si è messo soltanto il gap velocistico della sua moto che di certo non lo premia negli allunghi. Chapeau
FABIO DI GIANNANTONIO, 7.5 | Weekend da incorniciare per il rider romano di casa Gresini, quarto al traguardo della gara indonesiana, nonché miglior risultato di carriera nella main class. Peccato che risultati del genere stiano arrivando proprio quando le sue speranze di rimanere in MotoGP siano ridotte al lumicino. Sollievo e sconforto
MARCO BEZZECCHI, 8 | Dopo soli sette giorni dall’operazione alla clavicola, il pilota del team Mooney VR46 mette in scena una gara impressionante considerando le sue condizioni fisiche, in cui non si tira neppure indietro alla battaglia: come nel finale di gara, dove è stato abile a superare i due piloti KTM. A denti stretti
BRAD BINDER, 6 | La qualità del pilota sudafricano è indiscussa: nonostante due Long Lap Penalty è comunque riuscito a tagliare il traguardo in sesta piazza, davanti al compagno di squadra, ma la sua condotta sportiva è fortemente discutibile, dal momento che in poche tornate ha prima tirato giù Marini e successivamente rovinato in maniera irreparabile la gara di Oliveira. Too much
JACK MILLER, 6 | Gara discreta per il pilota KTM a Mandalika, mai in grado di lasciare il segno, ma bravo a rimanere in piedi in una corsa dove l’insidia è dietro l’angolo. La prossima manche è in programma davanti al suo pubblico a Phillip Island, sarà la svolta decisiva? Solito copione
ENEA BASTIANINI, 6.5 | Un tamponamento al via lo spedisce in ultima posizione, staccato dal gruppo, da qui inizia una furibonda rimonta per il rider del team ufficiale Ducati che lo porta, a suon di giri veloci, fino alla P8 al traguardo finale, il massimo che poteva fare oggi. Il potenziale c’era
ALEX RINS, 7 | Dopo lunghi mesi di recupero e svariate operazioni, lo spagnolo del team LCR torna a in gara con un ottima prova considerando il mezzo di cui dispone. Sulla linea del traguardo è nono, nonché miglior Honda in pista. 127 days after
ALEIX ESPARGARO, 5 | Nonostante gli avvertimenti, il rider Aprilia opta per delle coperture soft per la gara indonesiana: una scelta bizzarra quanto inusuale che equivale ad una gara in difesa chiusa al decimo posto. Perché?
TAKAAKI NAKAGAMI, 6 | Gara discreta per il pilota nipponico che incassa un bottino di cinque punti, in questo suo fine settimana sul circuito amico di Mandalika. A punti
MIGUEL OLIVEIRA, 5 | Giornata difficile per il pilota portoghese del team RNF Aprilia, centrato e mandato largo da Brad Binder, ma ciò non lo scagiona da una gara condizionata da una scelta errata della copertura posteriore. Di male in peggio
RAUL FERNANDEZ, 4.5 | Il tredicesimo posto finale è solo una magra consolazione per Raul, in una gara ricca di errori strategici e non… Ultimo del gruppo
FRANCO MORBIDELLI, SV | Partito dalla quindicesima posizione, l’italiano di casa Yamaha capisce subito che qualcosa non va sulla sua moto. Vittima di noie tecniche, rientra ai box al secondo giro, ritornando in pista quattro tornate più tardi, quando può finalmente mostrare anche un discreto passo, seppur aggrappato alla speranza di sventure altrui che di fatto lo conducono alla zona punti. Perseveranza
JOHANN ZARCO, 3 | Il francese completa il disastro Pramac, gettando al vento una gara che poteva essere potenzialmente positiva, considerando le disavventure dei rivali. Periodo nero per il 33enne di Cannes, più impegnato a gestire il suo ipotetico passaggio nel box Repsol che ad onorare il suo finale di stagione in sella alla Ducati. Buio di giorno
JORGE MARTIN, SV | Il pilota spagnolo stava dominando la gara domenicale, quando è caduto, gettando nella ghiaia una vittoria certa e la testa della classifica, conquistata con merito al sabato. Nulla è perduto però e lui stesso ne è estremamente convinto, ma occhio a peccare di umiltà, perché l’errore incombe, come dimostrato dall’insidiosa Mandalika. Gioia e dolore
JOAN MIR, 2 | Il campione del mondo 2020 ha chiuso il fine settimana indonesiano con una doppia caduta, collezionando l’ennesimo zero, frutto di un amore mai sbocciato con la RC213V ufficiale, exploit dell’India a parte. Peggio di così…
AUGUSTO FERNANDEZ, 3 | Weekend difficile per il rider del team GASGAS, protagonista di molteplici sbavature, fino alla caduta che lo ha estromesso definitivamente dalla gara. Out
MARC MARQUEZ, 2 | Il #93 non è riuscito a portare la sua Honda al traguardo né sabato nella Sprint, né domenica nella gara lunga. Una situazione che accresce ancor più il suo livello di frustrazione e rassegnazione ad una situazione che potrebbe cambiare soltanto nel 2024. Manca poco
LUCA MARINI, SV | Dopo un sabato da protagonista dove arriva per lui una fantastica pole e il secondo posto nella Sprint, il pilota italiano non è assistito dalla fortuna al sabato, quando è incolpevole vittima di un tentativo di sorpasso troppo ottimista di Binder. Bersaglio
POL ESPARGARO, 3 | Caduta estremamente prematura del pilota del team GASGAS Tech3, a terra al primo giro, in una gara che avrebbe potuto riservare sorprese positive. Peccato
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