La Porsche ottiene la sua seconda vittoria nel WEC alla 6 ore di Spa-Francorchamps e lo fa con un team cliente, la Hertz Team JOTA #12 di Callum Ilott e Will Stevens che trionfa nelle Ardenne nella maniera più inaspettata. Il team britannico era nella lotta di centro gruppo mentre davanti la vittoria e il podio erano contese dalle Ferrari (in rimonta dopo la squalifica della #50 di Fuoco nelle qualifiche per sottopeso) e dalle Porsche factory del team Penske, con alcuni ritiri eccellenti lungo la via come la JOTA #38 (coinvolta in un incidente con la BMW WRT #46 di Valentino Rossi, anch’essa fuori) e la Porsche Penske #5 (errore di Christensen dopo la Blanchimont).
La gara, tuttavia ha subito una clamorosa svolta quando Earl Bamber (Cadillac #2) è andato a sbattere violentemente contro Sean Gelael (BMW WRT #31) e le barriere del rettilineo Kemmel in un tentativo di sorpasso molto ottimista sulla Proton Porsche #99 di Neel Jani. Bandiera rossa ad un’ora e 40 circa dalla fine (fortunatamente nessune conseguenze fisiche per i piloti coinvolti) per le riparazioni alle barriere che durano sulle 2 ore e gara che sembra destinata al suo epilogo, ma la direzione gara ha deciso verso lo scadere della sesta ora di ripristinare il tempo perso sotto red flag e di ripartire per una corsa che si sarebbe conclusa poco prima delle 21.
Così la Hertz Team JOTA Porsche #12, che aveva effettuato la sosta per rifornimento appena prima dell’interruzione, approfitta della situazione per passare al comando e conquistare la prima vittoria in assoluto per un team cliente nel WEC. Stessa fortuna per l’equipaggio factory #6 di Penske Motorsport con Laurens Vanthoor, Kevin Estre e André Lotterer, seconda alla bandiera a scacchi, “solo” un podio per le Ferrari con la #50 (Fuoco/Nielsen/Molina) terza davanti alla #51 (Giovinazzi/Pier Guidi/Calado) quarta: visto il passo che avevano le 499P, per il Cavallino è un’altra vittoria mancata dopo quella di Imola, anche se stavolta possono attribuire tutto ciò solo alla sfortuna per il timing della bandiera rossa.
Quinta la 963 #99 di Proton Competition con dei Julian Andlauer e Neel Jani protagonisti di grandi sorpassi, sesta e settima posizione per le due Toyota con la #8 (Buemi/Hartley/Hirakawa) davanti alla #7 (Conway, Kobayashi, De Vries). Ottavo posto per la #83 AF Corse Ferrari, nona la Alpine #35, mentre a chiudere la top 10 abbiamo la Peugeot #93. Fuori dai punti le due BMW con la #15 undicesima e la #20 tredicesima dopo una penalità di Rast per aver fatto partire l’incidente tra JOTA Porsche #38 e la WRT BMW #46, mentre la Isotta Fraschini #11 arriva al traguardo in una modesta 15a posizione. Ritirata invece la Lamborghini #36 dopo una foratura della posteriore destra in curva 1.
La festa Porsche continua anche in LMGT3 con la doppietta del team Manthey. La #91 EMA vince con Shaning, Schuring e Richard Lietz davanti alle vettura #92 PurxRacing di Malykhin, Sturm e Bachler: un grandissimo risultato per la casa di Stoccarda anche in virtù del brutto incidente che ha avuto la #92 nelle qualifiche. Beffate invece le Lamborghini, con la #60 Iron Lynx (Cressoni/Schiavoni/Perera) che chiude terza dopo aver mollato la leadership negli ultimi minuti per una sosta d’emergenza e la #85 Iron Dames che, penalizzate dalla bandiera rossa, finiscono al quinto posto dopo essere partite dalla pole.
In mezzo la McLaren #95 di United Autosports in quarta posizione mentre le due Ferrari di VISTA AF Corse chiudono lontane dal gruppo di testa, con la #54 e la #55 rispettivamente al sesto e 13° posto di classe. Ritirati oltre alle BMW del team WRT anche la Corvette TF Sport #81 e la McLaren United Autosports #95. Il mondiale endurance tornerà in pista tra un mese per la tanto attesa 24 Ore di Le Mans, di cui potete vedere la sua entry list già nel nostro LINK.
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