È tornata la F3, a Imola, dopo quasi due mesi di magra (seppur ci siano stati i test a Montmelò a metà aprile), e lo ha fatto con Oliver Goethe (Campos) in testa, con un margine di tre decimi su Luke Browning (Hitech), leader del campionato con 37 punti. Gli stessi di Leonardo Fornaroli (Trident), quarto in questa sessione, preceduto da Mari Boya, compagno di Ollie con la squadra spagnola.
L’attività si è aperta con un’investigazione per unsafe release, con Tsolov (ART) e León (Van Amersfoort) oggetti della stessa. Nella giornata di ieri, però, il bulgaro e Martinius Stenshorne (Hitech) sono stati protagonisti di un provvedimento della FIA che ha notificato la loro esclusione negli appuntamenti di Spa (per Tsolov) e Silverstone (per il norvegese), visto che entrambi hanno gareggiato nelle suddette piste senza l’autorizzazione della federazione (in particolare, in quel di Spa Tsolov aveva gareggiato nell’Eurocup-3, mentre a Silverstone Stenshorne ci era andato per competere nel campionato GB3).
Detto questo, la sessione si è sviluppata in maniera frammentaria, con diversi piloti incorsi in errori, tra lunghi non trascurabili e veri e propri botti contro le barriere. A ventitré minuti dal termine della sessione la prima bandiera rossa per l’incidente di Sebastian Montoya (Campos) alla Variante Alta, poi la seconda, a cinque minuti dalla bandiera a scacchi, con Piotr Wiśnicki (Rodin) fuori alla Piratella. Nel mezzo da segnalare un bel controllo di Santiago Ramos (Trident) alle Acque Minerali.
A seguito dell’incidente del polacco la sessione non è più ripartita. L’ultima notizia degna di nota riguarda ancora una volta Tsolov, sotto investigazione con il campione GB3 Callum Voisin (Rodin) per un red flag infringment, ossia un’infrazione sotto regime di bandiera rossa.
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