Il tempo di mettere a referto un tentativo, poi la pioggia, infine l’incredibile. È successo di tutto nella qualifica del FIA F3 a Silverstone. Sembrava che Noel León (Van Amersfoort) la avesse fatta da padrone nella gestione delle cose, e invece il tracciato, che sembrava essere definitivamente bagnato con la situazione compromessa per molti, ha regalato una finestra di grazia, a partire da Luke Browning (Hitech), tredicesimo (e fuori dai giochi nel gioco delle inversioni) prima del colpo di scena. Il suo 1’44″992 gli è valso la pole – la seconda consecutiva – e due punti.
La prima fila è stata completata da Max Esterson (Jenzer), leader del turno di prove – non era un fuoco di paglia – con Sami Meguetounif (Trident) terzo ma indagato per un presunto impeding nei confronti di Sophia Flörsch (Van Amersfoort). I primi tre sono racchiusi nello spazio di un decimo. Si è fatto trovare pronto Leonardo Fornatoli (Trident), quarto, mentre hanno pagato un pesante scotto Alex Dunne (MP Motorsport) e Gabriele Minì (Prema), rispettivamente tredicesimo e quattordicesimo. Per León, quantomeno, ci sarà la partenza dal palo nella Sprint Race di domani.
Quinto posto per Laurens van Hoepen (ART), sesto per Alex Wurz, che ha piazzato la seconda delle Dallara del team Jenzer nelle prime tre file dello schieramento. Settimo il vincitore della Tasman Cup 2024 Christian Mansell (ART), ottavo il compagno Nikola Tsolov, bravo e fortunato nel recuperare una situazione non simpaticissima. Volti nuovi in top dieci, chiusa dal campione del GB3 2023 Callum Voisin (Rodin), non a caso lesto nello sfruttare una situazione tipicamente britannica, e Matias Zagazeta (Jenzer). Arvid Lindblad (Prema), undicesimo, scatterà dalla prima fila nella prima corsa.
Sono rimasti con il cerino in mano interpreti quali Sebastian Montoya (Campos) e Tim Tramnitz (Campos), mentre Dino Beganovic (Prema) – ultimo dopo il primo tentativo a causa di un errore che non gli aveva permesso di mettere a segno un tempo valido – non ha fatto meglio di diciannovesimo con l’incognita di quello che sarebbe potuto essere non fosse stato bloccato nell’ultimo settore nel suo penultimo tentativo. Infine, ventisettesima piazza per il debuttante James Wharton (Hitech): non il migliore scenario per un battesimo.
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